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Stop alla registrazione dei figli di coppie gay, sconfitto il Comune di Torino

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Ci è stato "comunicato ufficialmente che l’eventuale prosecuzione della trascrizione dei figli delle coppie omogenitoriali costituisce violazione di legge. Quindi, noi siamo purtroppo - lo dico con grande rammarico anche personale - costretti a interrompere questa registrazione". Lo ha detto il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, durante una conferenza stampa.

"Ci è pervenuto" ieri "il parere dell’avvocatura comunale relativamente alla questione della registrazione dei figli delle coppie omogenitoriali alla luce del pronunciamento della Corte d’Appello di Torino del 24 febbraio, che ha rigettato sostanzialmente il ricorso di una coppia torinese", ha sottolineato. La vicenda riguarda una coppia formata da due donne, le quali avrebbero voluto dare alla figlia, avuta da una di loro con la fecondazione assistita, il cognome di entrambe.

 

 

 

"Dietro questi commi e questi articoli di legge ci sono dei bambini, ci sono delle persone, degli affetti, delle storie di vita importanti e talvolta diventa difficile separare il piano del coinvolgimento personale rispetto a quello del ruolo istituzionale. Questo è uno dei casi in cui essere sindaco è piuttosto scomodo", ha detto a margine Lo Russo. "Io credo che sia veramente iniquo che un cittadino europeo, a seconda del Paese dell’Ue in cui nasce, abbia dei diritti o non li abbia. Questo è, a mio modo di vedere, davvero ingiusto, è una violenza nei confronti dei cittadini e delle cittadine europee. Ed è su queste cose che si fonda l’unità del continente. Questa dimensione è una cosa che purtroppo in questo momento in Europa c’è", ha concluso il sindaco del capoluogo piemontese.

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