
"Diamo a Putin quello che vuole", Alessandro Orsini gela la Berlinguer. Più armi all'Ucraina? Sarà un'ecatombe

"Non si possono vincere guerre che non si possono combattere, l'Europa è sconfitta in partenza". Il professore Alessandro Orsini, docente di sociologia del terrorismo internazionale, torna a parlare martedì 15 marzo, a #Cartabianca, il programma di Rai 3 condotto da Bianca Berlinguer.
"Noi dobbiamo chiedere scusa al popolo ucraino perché lo abbiamo indotto a credere che se la Russia avesse invaso l'Ucraina la Nato sarebbe intervenuta o almeno che i Paesi occidentali averebbero fatto qualcosa", spiega il docente. L'atteggiamento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che continua a chiedere la no-fly zone e più armi "è una conseguenza dell'atteggiamento della Nato e dell'Unione Europa. Noi questo povero popolo lo abbiamo già ingannato una volta, ora il meglio che possiamo fare" è limitare i danni e cercare di fare meno morti possibile. "I governi europei non stanno facendo nulla, neanche con le armi" perché non inviano quelle "importanti", spiega Orsini che torna sul punto: "L'Europa non ha il coraggio di dire di aver ingannato queste persone".
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Per uscire da questo incubo l'Europa deve pensare come un solo corpo con diversi organi, che sono i vari Paesi, ognuno con una funzione diversa. "Se la Francia e la Germania vogliono riempire di armi l'Ucraina lo possono fare. L'Italia deve usare quei soldi per costruire enormi ospedali e accogliere i bambini ucraini ai confini settentrionali del nostro Paese. Sono per una rottura in seno all'Ue, l'Italia deve andare a una rottura come nell'immigrazione perché ha un ruolo di pace. Rifornire di armi l'Ucraina è un errore". Per Orsini è etico non inviare armi e se continueremo a inviarle a Kiev le conseguenze saranno gravissime: "Un'ecatombe. Questa è una guerra persa in partenza, o diamo a Putin quello che vuole o se lo prende lo stesso".
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Interviene il giornalista Luca Telese che critica l'impostazione di Orsini: "Ha deciso che l'Ucraina sarà azzerata e si deve arrendere, ma Zelensky è convinto che questa guerra la potrà vincere, perché pensa che l'esercito russo ha dieci giorni di autonomia".
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