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Ucraina, si apre uno spiraglio. Zelensky: pronti a discutere su Crimea e Donbass

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Uno spiraglio nei complicati colloqui tra Russia e Ucraina. Su Crimea e Donbass «si può discutere e trovare un compromesso su come continuare a vivere»: è la piccola apertura del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che in una intervista esclusiva a Abc News non nomina direttamente i due territori, definendoli rispettivamente «territori temporaneamente occupati» e «repubbliche non riconosciute da nessuno».

 

Il tono di Zelensky è però anche molto duro, specie quando l’intervistatore gli chiede se ritiene il presidente russo Vladimir Putin un criminale di guerra: «Tutti coloro che sono venuti sulla nostra terra, tutti coloro che ci hanno dato ordini, sono criminali». Zelensky spiega orgogliosamente che gli ucraini «combatteranno fino alla fine ma il problema è che per ogni tank nostro ce ne sono cinquanta russi. Li stiamo distruggendo, ma la questione è per quanto tempo riusciremo a resistere. Anche quando entreranno nelle nostre città ci saranno insurrezioni, nessuno ci toglierà la nostra indipendenza».

 

Però, sottolinea, «non dipende solo da noi». Dipende cioè anche dall’Occidente, e del resto, assicura Zelensky, «gli Usa sono molto lontani ma li ho sentiti vicini nei giorni scorsi». La richiesta principale è ancora quella della No Fly Zone: «Per noi l’importante è la sicurezza nei cieli, non possiamo permettere che ci bombardino, mandano missili, elicotteri…. Non possiamo controllare il nostro cielo. Ieri un missile ha colpito il dormitorio di una università a Kharkiv e una clinica pediatrica a Kiev: bisogna preservare le vite, sono sicuro che i validi solati americani nel sarebbero capaci».

L’anchorman di Abc chiede a quel punto a Zelensky se non sia d’accordo sulla valutazione che applicare la No Fly Zone equivarrebbe a un ampliamento a livello mondiale del conflitto. «Siamo un paese di libertà in Europa e quando i limiti della libertà sono violati bisogna proteggerli - risponde il presidente - oggi questa cosa succede a noi, ma potrebbe succedere anche a voi». E ancora: «Abbiamo chiesto a numerosi paesi, sono sicuro che Biden può fare di più e voglio crederci. Le persone stanno morendo, ogni minuto che passa le persone muoiono». 

 

Zelensky conferma che gli è stata offerta l’opportunità di lasciare l’Ucraina perché c’erano persone pronte a ucciderlo ma ha sempre rifiutato, e ha lanciato un appello agli americani: supportateci non solo a parole.

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