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Antonella Viola affronta Giorgia Meloni: “Fa disinformazione sul vaccino ai bambini”. Poi loda il governo Draghi

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I primi giorni senza più l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. Nella puntata del 12 febbraio de Le Parole, programma di Rai3 condotto da Massimo Gramellini, è ospite Antonella Viola, Professore Ordinario di Patologia Generale e Direttore Scientifico dell'Istituto di Ricerca Pediatrica a Padova, che è felice per il passo in avanti nella battaglia contro il Covid: “È stato molto bello, è un cambiamento, si può tornare a sorridere camminando per strada ed è importante. Vedo ancora tante persone che la usano, dovremo riabituarci alla normalità. La mascherina all’aperto quando si è soli non serve a niente, nel momento di aggregazione serve, quando parliamo in gruppo sarebbe opportuno tirarla fuori ed indossarla”.

 

 

All’estero però stanno togliendo molte più restrizioni rispetto all’Italia, chi è che sbaglia? La Viola replica così al quesito: “Dipende. Ad Hong Kong la situazione è drammatica, si chiude tutto e si tiene un’ondata pesantissima visti i pochi vaccinati. L’Oms e l’Ecdc hanno avvisato che non ne siamo ancora fuori, potrebbero arrivare altre varianti e bisogna procedere con cautela. Quindi ritengo che la strada intrapresa dal governo sia quella più giusta. Ok al ritorno alla normalità, ma non di punto in bianco, rischieremmo di fare dei passi indietro che sono ancora più dolorosi e fastidiosi, è meglio procedere con gradualità”.

 

 

Il vaccino ai bambini e le dichiarazioni di Matteo Salvini e Giorgia Meloni: il focus si sposta su questa tematica. “Da un punto di vista legale - sottolinea la professoressa Viola - in Italia non c’è l’obbligo vaccinale per i bambini. Hanno tutto il diritto di non vaccinare i figli. Trovo inopportuno di andarlo a gridare ai quattro venti, soprattutto per la posizione che occupano nella società. La società italiana di pediatria ha detto chiaramente che i bambini devono fare il vaccino. C’è la libera scelta, ma non vaccinare non è la scelta giusta, perché i pediatri hanno preso una posizione chiara. Bisognerebbe - attacca la Viola - eventualmente farlo in silenzio, senza lanciare proclami e non facendo disinformazione, perché dire che il Covid non è rischioso ed è più alto il rischio di morire essendo colpiti dal fulmine è disinformazione…”. "Purtroppo - dice l'immunologa dopo la lettura della notizia dei genitori che accettavano per il figlio soltanto trasfusioni di sangue da no-vax - alcune persone ne hanno fatto una battaglia identitaria, con totale sfiducia nei governi, negli scienziati e nella medicina, non si riesce a smuoverli, diventa irrazionale e si mette a rischio la vita del proprio figlio. Il vaccino appena è iniettato scompare, al massimo nel sangue dei vaccinati si trovano gli anticorpi. Al massimo è come ricevere un plasma superimmune. Del vaccino - conclude - non resta nulla. La scienza non è una religione, anzi, viviamo di dubbi".

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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