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Lavoravano in case per anziani e Rsa senza essere vaccinati. Blitz dei Nas in tutta Italia

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Lavoravano nelle Rsa, a stretto contatto con persone anziane fragili, quindi più a rischio Covid, e non erano vaccinati. I carabinieri del Nas hanno contestato 42 violazioni dovute al mancato possesso del green pass e della vaccinazione da parte dei dipendenti delle Rsa, sia personale medico sia infermieristico e assistenziale, alle quali si aggiungono ulteriori 16 sanzioni per mancato uso di dispositivi medici protettivi, assenza di cartellonistica informativa e omessa valutazione del rischio epidemiologico da covid-19. È stata, inoltre, disposta la chiusura di tre strutture ricettive, risultate abusive o deficitarie in materia sanitaria e assistenziale, determinando l’immediato trasferimento degli anziani presenti presso le famiglie di origine o altre strutture idonee presenti nel territorio.

 

 

 

 

Nel corso della campagna di controllo, che ha interessato da Nord a Sud l’intero territorio nazionale, predisposta d’intesa con il ministero della Salute, sono state ispezionate 536 attività socio-sanitarie ed assistenziali, con particolare attenzione nei giorni festivi di Natale, Capodanno ed Epifania, anche in periodi serali e notturni durante i quali si possono riscontrare riduzioni del numero di operatori dovute alla fruizione di ferie e riposi lavorativi. Nel corso delle verifiche sono state individuate 107 strutture irregolari, tra Rsa, case di riposo, comunità alloggio e case famiglia, pari al 20%, sanzionando 52 persone per violazioni penali e 87 per illeciti amministrativi, per complessivi 80 mila euro, riconducibili a carenze igieniche e strutturali, presenza di un numero superiore di anziani rispetto alla capienza autorizzata, inosservanza delle misure anti-covid, presenza di personale non qualificato e privo della prevista vaccinazione.

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