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Scuola, tutti in classe ma è allarme per gli insegnanti positivi. Bianchi gela le famiglie

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Mancano poche ore al ritorno in classe dopo le vacanze natalizie. La data di lunedì 10 gennaio non è mai stata messa in discussione dal premier Mario Draghi che nella seconda parte della pandemia ha voluto tenere aperte le classi in ogni modo. E così mentre le famiglie, comprensibilmente preoccupate vista l'impennata dei contagi di Covid dovuta anche alla variante Omicron, hanno dedicato gli ultimi giorni a far tamponare i figli, il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi ammette che il rischio di non trovare personale scolastico è concreto. Il tutto alle 19 della vigilia della riapertura delle classi. 

 

 "La scuola è pronta. Lo ha spiegato bene il commissario Figliuolo e lo hanno spiegato bene anche coloro che già da venerdì sono tornati a scuola. Certo siamo preoccupati, come tutti, ma il governo ha dato regole chiare per quelle situazioni che richiedono anche la didattica a distanza. Ma il principio base è che si torna a scuola"  ha detto il ministro dell’Istruzione in un’intervista al Tg3.

 

La scelta della Campania? "Sbagliata e illegittima. I nostri tecnici stanno trovando il modo di impugnare questa norma" ha detto il ministro commentando l’ordinanza sulla scuola del governatore Vincenzo De Luca che prevede lo stop alle lezioni in presenza per infanzia, primaria e media fino al 29 gennaio.

Ma, ammette Bianchi, "c'è sicuramente la possibilità" che domani "manchi del personale". "Noi abbiamo dato 400 milioni" per la proroga dell’organico Covid nelle scuole, fa sapere il ministro, "anche in passato dopo le feste di Natale ci sono state malattie, ma si affronta" la situazione "insieme con la volontà di tutti di riprendere la scuola".

 

 Il timore sollevato da Bianchi appare una certezza se si ascoltano le parole di Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale presidi. "Sappiamo che con la diffusione del virus in maniera esponenziale domani mancheranno molti insegnanti ma anche impiegati" dice al Tg4 il dirigente scolastico che sottolinea "la difficoltà a sostituire" in tempo il personale assente per Covid. "È una situazione ampliata con la diffusione del virsu in queste ultime settimane di feste e la mancanza di controlli, che ha accentuato questi problemi che però non vorrei ricadessero sempre e solo sulla scuola", è l'amara conclusione. 

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