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Come funziona l'isolamento dei positivi con terza dose di vaccino: mini-quarantena per gli asintomatici

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Nel sovrapporsi di decreti e ordinanze, circolari e FAQ governative gli italiani sono chiamati a districarsi in un magma di distinguo e condizioni specifiche soprattutto per quanto riguarda il tema della quarantena preventiva e dell'isolamento per i positivi al Covid. Con la riapertura delle scuole lunedì 10 gennaio occorre ancora più chiarezza: cosa succede se si viene a contatto con un positivo? E dopo quanto bisogna fare un tampone se si è positivi al Covid? E quale test è necessario per uscire dall'isolamento? 

 

A fare fede è la circolare del ministero della Salute "Aggiornamento sulle misure di quarantena e isolamento in seguito alla diffusione a livello globale della nuova variante VOC SARS-CoV-2 Omicron (B.1.1.529)" diffusa il 30 dicembre 2021, che delinea i vari profili di quarantena e sue modalità alternative.

Si parte dalla quarantena dei "Contatti stretti (ad ALTO RISCHIO)", e riguarda quanti sono stati esposti a un positivo in modo diretto e prolungato. Si parte dai "soggetti non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale primario (i.e. abbiano ricevuto una sola dose di vaccino delle due previste) o che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni: rimane inalterata l’attuale misura della quarantena prevista nella durata di 10 giorni dall’ultima esposizione al caso, al termine del quale periodo risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo".

 

La seconda tipologia è quella dei "soggetti che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, e che abbiano tuttora in corso di validità il green pass, se asintomatici: la quarantena ha durata di 5 giorni, purché al termine di tale periodo risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo".

 

Poi i "soggetti asintomatici che: - abbiano ricevuto la dose booster, oppure - abbiano completato il ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti, oppure - siano guariti da infezione da SARS-CoV-2 nei 120 giorni precedenti". Per loro "non si applica la quarantena ed è fatto obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 per almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso. Il periodo di Auto-sorveglianza termina al giorno 5. E’ prevista l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione dell’antigene Sars-Cov-2 alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Covid 19".

C'è anche il caso degli operatori sanitari che devono eseguire tamponi su base giornaliera fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con un soggetto contagiato.

Per i contatti a BASSO RISCHIO, qualora abbiano indossato sempre le mascherine chirurgiche o FFP2, non è necessaria quarantena ma dovranno essere mantenute le comuni precauzioni igienico-sanitarie. Se non è stato possibile garantire l’uso della mascherina, tali contatti dovranno sottostare a sorveglianza passiva.

L'isolamento scatta invece per chi è positivo virus. La novità contenuta nelle ultime norme è quella relativa a chi ha ricevuto la terza dose del vaccino e nonostante questa è stato contagiato. "Quanto ai soggetti contagiati che abbiano precedentemente ricevuto la dose booster, o che abbiano completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni, l’isolamento può essere ridotto da 10 a 7 giorni, purché i medesimi siano sempre stati asintomatici, o risultino asintomatici da almeno 3 giorni e alla condizione che, al termine di tale periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo", si legge nella circolare. 

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