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L'Aria che Tira, “tamponi solo ai sintomatici”. Luca Richeldi traccia la via: super green pass a lavoro

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Un intervento a 360 gradi su tutti i principali argomenti odierni relativi al Covid. Nella puntata del 29 dicembre de L’Aria che Tira, programma di La7 che in questa occasione è condotto da Francesco Magnani e non da Myrta Merlino, è ospite Luca Richeldi,  Direttore di Pneumologia, Area Torace, del Policlinico Universitario Gemelli di Roma: “Non credo che una riduzione della quarantena - il primo argomento posto all’ospite in studio - sia un messaggio pericoloso, visto che riguarderebbe le persone vaccinate. È un messaggio che si potrebbe dare a mio parere, in questi giorni stiamo assistendo che le strutture come gli ospedali sono in difficoltà con le quarantene di persone che non essendo positive devono assentarsi dal lavoro per via di qualche contatto stretto. I vaccini proteggono dagli effetti clinici gravi e dalle conseguenze serie, soprattutto nelle persone che sono in età lavorativa. Queste persone, se vaccinate, con due, ma meglio con tre dosi, anche se vengono in contatto col virus corrono dei rischi sostanzialmente inesistenti, quindi il bilancio tra mantenere attivi i servizi essenziali, come le chirurgie e le oncologie, o rischiare di tenere a casa persone che bloccherebbero queste attività credo che porti nella direzione di una quarantena ridotta. Questo virus ha cambiato la prospettiva della quarantena rispetto al passato. Sono virus diversi e casi diversi”.

 

 

Magnani domanda allo pneumologo se si è trovato ad affrontare pazienti che hanno contratto la variante Omicron del Covid: “Sì. Sento molti pazienti che mi chiamano e mi riportano un quadro clinico molto più simile ai raffreddori. Riportano meno tosse ad esempio. Sembra che questa variante infetti molto di più le cellule dell’epitelio nasale che quelle dell’epitelio polmonare. È una buona notizia, ma ovviamente aumenta la trasmissibilità”. Si passa poi ad analizzare la possibilità di aumentare le restrizioni per i no-vax: “La strada obbligata è di estendere il super green pass anche ai luoghi di lavoro, dopo la terza dose il livello di protezione è estremamente alto. I dati scientifici ci dicono chiaramente che dopo la dose booster il livello di protezione degli anticorpi neutralizzanti, che proteggono rispetto alla malattia grave, è aumentato enormemente".

 

 

Infine il tema tamponi e le lunghe code all’esterno di farmacie e laboratori: “I tamponi - afferma il professor Richeldi - andrebbero riservati alle persone che hanno sintomi o sospetto clinico di essere infettate. Devono aver avuto un contatto stretto e prolungato con una persona che è poi risultata positiva. Le file le vediamo in molti Paesi europei e negli Usa, sono dovute anche al periodo festivo che viviamo, è più facile avere contatti con persone vulnerabili. I tamponi rapidi antigenici danno una garanzia solo parziale - conclude lo pneumologo -, questo va tenuto in considerazione”.

 

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