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Tagadà, Matteo Bassetti choc sui no-vax: "Ci vuole l'obbligo vaccinale, con i carabinieri che vanno a prenderli a casa"

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“Mi fanno male”. Nella puntata del 7 dicembre di Tagadà, programma di La7 condotto da Tiziana Panella, è ospite Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, che scuote la testa alla visione del servizio mandato in onda con le immagini e le interviste ai no-vax e a coloro che non credono al Covid e negano la malattia. “Io credo che l’Italia - afferma l’infettivologo - abbia grosse responsabilità come sistema della cultura, quando senti queste cose pensi che siamo davanti ad un analfabetismo funzionale, purtroppo credo che abbia tante responsabilità la nostra scuola e la nostra università. Dopo il Covid dovremo ripensarle. Il 6% è una popolazione grande. Capisco chi ha paura del vaccino, ma negare che questo sia un problema e negare che ci siano cure efficaci e usare erbe e bacche è un qualche cosa su cui la politica dovrebbe agire. Per queste persone non c’è alternativa all’obbligo vaccinale, ma obbligo serio. L’obbligo che ti manda i carabinieri a casa a prenderti. Queste persone sono le prime che quando hanno 94 di saturazione, non dico 85, corrono negli ospedali. Il problema è molto semplice, hai libertà di non vaccinarti, ma vivi in una comunità che ha un sistema sanitario che coinvolge tutti e quindi devi rispettarlo. Per rispettarlo - sottolinea Bassetti - ti devi vaccinare, sennò non sei un buon cittadino”. 

 

 

“Mi fanno male”. Nella puntata del 7 dicembre di Tagadà, programma di La7 condotto da Tiziana Panella, è ospite Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, che scuote la testa alla visione del servizio mandato in onda con le immagini e le interviste ai no-vax e a coloro che non credono al Covid e negano la malattia. “Io credo che l’Italia - afferma l’infettivologo - abbia grosse responsabilità come sistema della cultura, quando senti queste cose pensi che siamo davanti ad un analfabetismo funzionale, purtroppo credo che abbia tante responsabilità la nostra scuola e la nostra università. Dopo il Covid dovremo ripensarle. Il 6% è una popolazione grande. Capisco chi ha paura del vaccino, ma negare che questo sia un problema e negare che ci siano cure efficaci e usare erbe e bacche è un qualche cosa su cui la politica dovrebbe agire. Per queste persone non c’è alternativa all’obbligo vaccinale, ma obbligo serio. L’obbligo che ti manda i carabinieri a casa a prenderti. Queste persone sono le prime che quando hanno 94 di saturazione, non dico 85, corrono negli ospedali. Il problema è molto semplice, hai libertà di non vaccinarti, ma vivi in una comunità che ha un sistema sanitario che coinvolge tutti e quindi devi rispettarlo. Per rispettarlo - sottolinea Bassetti - ti devi vaccinare, sennò non sei un buon cittadino”. 

 

“Stamattina - racconta l’infettivologo ligure - ho fatto un giro nel mio reparto e su 14 ricoverati in 6 sono pazienti che hanno fatto il vaccino ma sono ricoverati per altre patologie in primis e non per il Covid, che è stato scoperto solo per un tampone positivo di controllo incidentale, gli altri, tranne uno che ha un tumore nel sangue, sono non vaccinati. Hanno tra i 45 e i 70 anni. Non hanno un paracadute senza vaccinazione, questi pazienti hanno fame d'aria! Non respirano! È la cosa peggiore, è come andare sotto l’acqua e non riuscire a riemergere e avere la sensazione di mancare e morire, chi ha il Covid ha quella sensazione. Non riescono a respirare senza casco, tubo o mascherina. Sono giorni terribili, perché fate tutto questo soltanto per non essere d’accordo con un provvedimento politico? È una sconfitta ogni ricovero di un paziente no-vax. Venitevi - ammonisce Bassetti - a fare un giro in rianimazione! Guardate cosa vuol dire oggi non fare il vaccino”.

 

 

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