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La variante sudafricana gira da tre mesi, bomba di Burioni da Fazio. E lancia l'allarme sui monoclonali

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La variante Omicron è più contagiosa e capace di sfuggire al vaccino? Roberto Burioni domenica 28 novembre risponde ad alcune delle domande più critiche sulla diffusione della variante sudafricana del Covid arrivata anche in Italia. Nel consueto spazio divulgativo di Che tempo che fa, il programma condotto da Fabio Fazio su Rai3, il virologo mostra l'incremento della variante Omicron individuata a partire dall'11 novembre, una curva quasi verticale rispetto ad altre mutazioni del virus. 

 

I timori di una maggiore trasmissibilità della variante sono dovuti a quanto successo nella provincia del Gauteng, in Sudafrica, dove in poco tempo ha soppiantato le altre. "È già successo con la variante Alfa, con la Delta, e potrebbe essere successo in un tempo molto veloce con la Omicron", dice il virologo. 

 

Ma questa  variante sudafricana non è comparsa "quindici giorni fa. Analizzando le mutazioni che sono presenti sul genoma, ritengo improbabile che si apparsa meno di tre mesi fa. Non ce ne siamo accorti" dice Burioni. Ora sotto osservazione ci sono solo 99 casi, partiti dalla regione del nord del Sudafrica. Non è detto però che il virus sia più trasmissibile: "All'inizio dell'anno è successa una cosa simile a San Diego" con un incremento di casi dovuto non a una maggiore trasmissibilità ma a fenomeni di superdiffusione. 

 

Sulla capacità della variante di sfuggire al vaccino Burioni sottolinea l'alto numero di mutazioni nel genoma. "Si tratta di ragionamenti sulla carta. Non c'è  nessun dato sperimentale o frutto dell'osservazione sui pazienti che la variante può sfuggire al vaccino. il timore è legato alle numerose mutazioni. Ma se questa variante prendesse piede" spiega il virologo, ci sarebbero conseguenze per "molti anticorpi monoclonali utilizzati per la cura del Covid che potrebbero perdere efficacia".

 

In ogni caso è probabile che il vaccino utilizzato oggi per la Delta fornisca una protezione importante contro la malattia grave anche per la Omicron. 

Insomma, la maggiore trasmissibilità della variante deve ancora essere dimostrata, afferma Burioni, così come la capacità del nuovo ceppo di sfuggire al vaccino. "Ci vogliono esperimenti e pazienza, non abbiamo ancora dati certi. Anche sulla possibilità che possa causare una malattia più grave". Ma anche meno grave, non ci sono ancora evidenze precise perché l'età media in Sudafrica è molto più bassa rispetto all'Occidente.  "L'arma contro questa variante e contro la Delta che anche ieri ha ucciso 90 persone è il vaccino".

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