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L'accorato appello di Antonella Viola ai no-vax: “Vaccinarsi non vuol dire rinnegare le idee, siate intelligenti”

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Mano tesa ai no-vax per cercare di aumentare la copertura vaccinale contro il Covid. Antonella Viola, Professore Ordinario di Patologia Generale presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova, cerca di convincere i più scettici a vaccinarsi invitandoli a non rimanere fossilizzati sulle posizioni assunte negli ultimi mesi, un comportamento che non andrebbe visto come una sconfitta ideologica: “Nella storia del nostro Paese, tutte le volte che ci siamo divisi in due schieramenti contrapposti, le cose non sono andate a finire bene. La mia sensazione è che in questo momento per alcuni di noi il tema dei vaccini non sia più una questione sanitaria, ma identitaria. Ci si identifica nella posizione scelta e rinnegarla significa rinnegare se stessi. Ma non è così. L'intelligenza si è evoluta come capacità di adattarsi alle situazioni critiche dell'ambiente circostante. L'intelligenza è flessibilità, negli animali come nell’uomo”. 

 

 

“Mi rivolgo - evidenzia l’immunologa in un post sulla propria pagina Facebook - davvero senza nessuna presunzione a coloro che rifiutano il vaccino, cambiare idea, col cambiare delle condizioni, non è segno di debolezza ma di intelligenza. Se fino a qualche mese fa eravate convinti che il vaccino non fosse sicuro o necessario, ora, guardando a tutte le persone vaccinate intorno a voi e alla situazione epidemiologica, potreste rivalutare le vostre posizioni. Non siamo schierati in due squadre di calcio che si giocano la coppa fino all'ultimo minuto: siamo tutti dalla stessa parte, ognuno con i propri dubbi, che non devono diventare però una gabbia da cui non poter uscire. Storie come quella di Antonietta e Sharon non - conclude la professoressa Viola citando il caso  la donna di 27 anni campana morta di Covid a Napoli due mesi dopo la piccola Sharon, la bambina che aveva dato alla luce prematura - devono accadere più. Vi prego di pensarci. Vaccinatevi”.

 

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