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Covid, ecco le Regioni che rischiano la zona gialla. E spuntano i lockdown per chi non è vaccinato

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Crescono i contagi e la mappa dei colori dell'Italia che esprime le restrizioni per il Covid-19 potrebbe cambiare presto. A essere più preoccupate sono le regioni del nord. "Il dato concreto è che crescono i contagi. Oggi abbiamo dati che qualche settimana fa non avevamo: il virus c’è, siamo ancora in pandemia, l’incremento dei contagi è lento ma inesorabile, se non si ferma  passeremo in zona gialla, arancione e anche rossa" è l’allarme lanciato dal presidente del Veneto, Luca Zaia, oggi nel corso del punto stampa sulla pandemia.

 

"La fortuna è che in questo contesto abbiamo le vaccinazioni: secondo le proiezioni, in una situazione come questa, senza vaccini ci sarebbero circa 1.600 persone in ospedale invece dei 380 di oggi: e l’80% delle persone che sono ora in terapia intensiva sono non vaccinati. Anche fosse il 50% è comunque un dato pesante, visto che i non vaccinati rappresentano solo il 15% della popolazione", ha tenuto a sottolineare il governatore leghista. "Per il passaggio di colore bisogna avere un’occupazione del 15% dell’area non critica, l’incidenza deve superare il 50% e noi siamo già a 115, e oltre il 10% - ora siamo al 5% - nelle terapie intensive", ha spiegato Zaia.

 

Chiede di diversificare le misure tra vaccinati e non il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che ammette che la regione è a un passo dal cambio di colore. "Non possiamo fare pagare il prezzo di eventuali nuove chiusure ai vaccinati, che hanno difeso se stessi e gli altri, partecipando alla campagna vaccinale", ha detto oggi a Udine. "Siamo a un passo dalla zona gialla e questo è dato dal numero dei ricoveri anche in area medica, molto vicino al 15%. Il Fvg andrà in zona gialla, ma per fortuna questo prevede misure ancora molto contenute. Tuttavia, il passaggio alla zona arancione sarebbe drammatico per l’economia, è una cosa che non possiamo e non dobbiamo permettere".

 

Insomma, il nord-est è al bivio ma chi rischia maggiormente? Il dato oggettivo è che siamo in ascesa nel numero dei casi, dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe. "A Trieste i numeri cominciano a preoccupare, poi ci sono Bolzano e Gorizia. Stanno aumentando anche gli ingressi giornalieri in terapia intensiva. Però la situazione ospedaliera è sostanzialmente molto tranquilla. L’unica regione che rischia di vedere il giallo in tempi non lunghissimi è il Friuli Venezia Giulia, nelle altre Regioni la situazione è ampiamente sotto controllo" afferma a Radio Cusano Campus. 

Al 15 novembre dello scorso anno "avevamo 7 regioni in zona rossa, 9 in zona arancione, quindi oggi dobbiamo dire grazie ai vaccini per trovarci in questa situazione" spiega Cartabellotta che però ammette: "C’è stato un cambio di criteri per i colori delle regioni, se oggi avessimo gli stessi criteri dell’anno scorsa già diverse regioni sarebbero in zona arancione e altre in zona rossa". 

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