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Vaccino ai bambini, adesso Roberto Burioni se la prende pure con Francesco Vaia: mi arrendo, ho perso

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“Mi arrendo. Basta. Avete vinto voi”. Roberto Burioni alza le mani e su Twitter se la prende con Francesco Vaia, direttore dello Spallanzani di Roma, l'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive. Il virologo è andato in guerra con il collega per le frasi sul vaccino ai bambini, affermazioni che a Burioni non piacciono per nulla. “Per il vaccino ai bambini tra 5 e 11 anni, il punto è sempre - ha detto il professor Vaia - il calcolo tra rischi e benefici. Qualsiasi farmaco può dare effetti collaterali, la strategia corretta è evitare il rischio quando, anche se basso, non è indispensabile. Se un bambino ha già di suo delle altre patologie gravi, conviene vaccinarlo, per proteggerlo da un virus che, associato ad altre malattie, può rivelarsi grave. Se invece è sano, non vedo necessità di vaccinarlo. Almeno data la situazione odierna, poi le cose possono sempre cambiare. Quanto al rischio di miocarditi, i casi sono rari e - concludeva il suo discorso in un’intervista a Libero - la miocardite a un bambino può venire anche a seguito di un long-Covid”. E neanche Vaia è sfuggito alle grinfie di Burioni.

 

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