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Iniezione anti-Covid fai da te, Palù lancia la super arma contro il virus

Dario Martini
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L'arsenale contro il Covid si arricchisce di una nuova arma. Un'iniezione intramuscolo di un anticorpo monoclonale da fare comodamente a casa. Ad annuciarlo è il presidente dell'Aifa, Giorgio Palù: "La pandemia ci ha insegnato che abbiamo bisogno di farmaci e ha evidenziato la necessità di considerare la resilienza dei sistemi sanitari come una dimensione altrettanto importante della loro performance, dell’accessibilità, della qualità delle cure e dell’efficacia". Palù ha spiegato, durante l’apertura dei lavori congressuali dell’ottava edizione di FarmacistaPiù, che "l'impiego degli anticorpi monoclonali non è così frequente per ragioni logistiche, perché, come tutti gli antivirali, tra le altre cose andrebbero somministrati entro le 48-72 ore dall’esordio dei sintomi, mentre di solito sono prescritti dopo altre cure magari meno efficaci e vengono utilizzati solo in ospedale e per endovena. Tuttavia è imminente l’uscita di monoclonali iniettabili a livello intramuscolare, per poter facilitare anche la cura domiciliare. La vicinanza tra territorio e ospedale è infatti la reale chiave di volta per utilizzare al meglio la risorsa dei monoclonali".

 

 

Quindi, l'utilizzo di questo farmaco iniettabile da soli è una cura che va somministrata tempestivamente all'esordio dei sintomi del Covid. Un medicinale che si aggiunge alle pillole preventive anti-coronavirus che le case farmaceutiche stanno mettendo a punto proprio in questi giorni. Lo sta facendo Pfizer, ma anche l'azienda Merck. Quest'ultima ha già raggiunto il via libera nel Regno Unito.

 

 

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