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Abbiamo dimenticato il tumore: nel 2020 più del doppio di vittime rispetto al Covid

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«Abbiamo imparato a indossare la mascherina per evitare il contagio da Covid, ma ci siamo dimenticati dei tumori, anche di quello al seno. Eppure, i numeri parlano chiaro: nel 2020 in Italia le vittime del cancro sono state più del doppio rispetto a quelle del coronavirus: 183mila contro 75.891». Lo ricorda Marco Alloisio, presidente della Lega italiana per la lotta contro i tumori Milano Monza Brianza e primario di Chirurgia toracica.

 

Visite rimandate, screening temporaneamente sospesi e sport non praticabili - avvertono gli esperti - sono limitazioni che avranno conseguenze anche sulle malattie oncologiche. I dati più recenti sul tumore al seno, ricorda la Lilt, dicono che in Italia una donna su 8 ha probabilità di ammalarsi di tumore al seno. I nuovi casi sono 55 mila, 834.200 le donne che hanno avuto una diagnosi e il tasso di sopravvivenza a 5 anni è dell’87% (dati Aiom-Airtum 2020). L’Osservatorio nazionale screening registra «un calo del 53,8 delle mammografie nel 2020», viene poi segnalato in una nota.

Un’altra arma contro il tumore al seno che è stata messa in pausa durante la pandemia «è l’attività fisica», fa notare la Lilt. Quanto sia rilevante il nesso lo spiega Paola Mosconi, ricercatrice del Dipartimento di salute pubblica dell’Istituto Mario Negri Irccs: «Sappiamo già che l’esercizio fisico stimola le endorfine, aumenta le capacità antinfiammatorie e, quindi, rafforza il fisico. Oltre a questo, ci sono ricerche, per lo più osservazionali, che convergono sulla stessa conclusione: le donne fisicamente attive hanno un rischio inferiore di cancro al seno rispetto alle donne inattive del 12-21%. Studi più recenti si sono concentrati sulle donne in pre e post menopausa, riscontrando nelle donne attive una riduzione del rischio».

Dalle ipotesi, prosegue l’esperta, «sembra che l’attività fisica controlli la glicemia e i livelli dell’insulina, un ormone che può influenzare il modo in cui le cellule del seno crescono e si comportano. Inoltre, chi mantiene un peso più sano contiene le cellule adipose, che producono gli estrogeni. E gli estrogeni in eccesso sono considerati tra i responsabili dello sviluppo nel tempo di un cancro al seno. Qualsiasi movimento che utilizza i muscoli e richiede più energia del riposo è considerato attività fisica: camminare, nuotare, andare in bicicletta e persino ballare».

Le raccomandazioni Oms/ministero Salute sull’attività fisica per la salute della popolazione adulta suggeriscono di svolgere in una settimana un minimo di 150 minuti di attività fisica aerobica d’intensità moderata o un minimo di 75 minuti di attività vigorosa, più esercizi di rafforzamento dei maggiori gruppi muscolari 2 o più volte a settimana. 

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