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Al supermercato col corpo del figlio ucciso. Choc a Città della Pieve

Grazia Maria Coletti
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Entra al supermercato ma invece di fare la spesa appoggia sul rullo della cassa il corpicino insanguinato di un bambino di due anni che finisce tra le mani della cassiera. Orrore in un supermercato Lidl di Po Bandino, frazione di Città della Pieve nel Perugino. 

L’inimmaginabile è accaduto nel primo pomeriggio di ieri quando verso le 15.35 una donna, una 44enne ungherese, la madre del piccolo, è entrata in stato confusionale nel supermercato con il corpicino in braccio e lo ha appoggiato sul nastro di una delle casse. Poi ha chiesto aiuto dicendo cose contrastanti, una scena agghiacciante che si è materializzata davanti agli occhi dei clienti che facevano la spesa. Neanche il tempo di capire cosa stesse succedendo e sono partite decine di chiamate in contemporanea ai soccorsi. Ma all’arrivo dei sanitari il bambino era già deceduto, tra le mani della cassiera che se lo è ritrovato davanti proprio come uno dei prodotti da passare sotto il lettore ottico per batterne il prezzo. Povero bambino. Sul corpo del piccolo c’erano almeno tre ferite da arma da taglio, sul collo (frontali) e sul torace.

 

Sono arrivati anche i carabinieri della vicina caserma di Città della Pieve che hanno bloccato la donna all’interno dello stesso supermercato. La Procura della Repubblica di Perugia ha aperto un fascicolo per omicidio. Ma è presto per dire cosa sia accaduto con precisione.

La donna, in evidente stato confusionale, è stata poi portata in caserma, ascoltata dai militari. Ma avrebbe fornito delle prime versioni contrastanti. Il piccolo invece sarebbe arrivato già cadavere quando è stato deposto sul rullo della cassa.

Non lontano dall’esercizio commerciale è stato trovato un passeggino abbandonato ma è da chiarire se sia proprio quello del piccino. Il sindaco di Chiusi, Juri Bettollini, addolorato, ha raccontato che l’ungherese era arrivata 10 anni fa a Siena ed aveva trovato lavoro proprio a Chiusi. «Era apprezzata ma poi era andata via - ha detto il primo cittadino - giovedì però, il giorno prima dell’orrore, è tornata a Chiusi a casa di un amico. Delle ore successive non sappiamo nulla». Ieri pomeriggio la tragedia. Secondo quanto si apprende l’ungherese vivrebbe in una casa famiglia fuori regione. Dopo aver ascoltato la donna le indagini dei carabinieri si sono concentrate sull’area verde davanti al supermercato, dove si trova anche un casale abbandonato. È in questa zona che, secondo gli investigatori, sarebbe avvenuto quello che è ritenuto un omicidio e dove si cerca l’arma, presumibilmente un coltello.

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