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Luca Morisi, il guru della Bestia di Salvini indagato per droga. Accusato di spaccio da tre ragazzi

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Quando quattro giorni Luca Morisi nel prendersi una pausa dalla "Bestia", la macchina social dietro al boom della Lega di Matteo Salvini, aveva parlato di "motivi personali" anche se per molti la causa era da ricondursi a presunti dissapori col leader del Carroccio. Oggi un nuovo elemento fa vedere in un'altra luce la scelta dell'architetto ed esperto informatico. 

Morisi, 48 anni, infatti è indagato dalla Procura di Verona per cessione di stupefacenti. Il guru della Bestia è stato iscritto nel registro degli indagati a Verona per cessione e detenzione di droga. Alla base del provvedimento il ritrovamento, da parte dei carabinieri, di una sostanza liquida nella sua cascina a Belfiore. Tre ragazzi fermati lo scorso agosto lo accuserebbero di aver ricevuto da Morisi sostanze stupefacenti, su cui sarebbero in corso accertamenti. 

 

"Per questo quattro giorni fa, all'improvviso, ha deciso di lasciare l'incarico", scrive il Corriere. Tutto comincia a metà agosto quando vengono fermati tre giovani che in macchina hanno un flacone di droga liquida. "La versione ufficiale racconta che sono loro ad accusare Morisi di avergliela ceduta. In realtà c'è il sospetto che Morisi fosse sotto osservazione già da qualche settimana e il controllo apparentemente casuale dei tre giovani sia scattato proprio monitorando i suoi contatti" dopo una "soffiata", scrive Fiorenza Sarzanini. 

Poi scatta la perquisizione nella cascina di Morisi dove i militari trovano altra droga. Si tratta di un quantitativo "modesto", ma le accuse dei giovani di aver ricevuto gli stupefacenti da lui determina l'accusa di cessione e non la semplice detenzione. 

 

 "I contorni della vicenda rimangono però ancora oscuri. Dalla perquisizione è trascorso più di un mese. Perché soltanto adesso ha deciso di lasciare l'incarico? E soprattutto aveva avvisato Salvini di quanto era accaduto? Altri nella Lega erano al corrente dell'indagine avviata dai carabinieri?", sono alcuni degli interrogativi  aperti sulla vicenda. Nei giorni scorsi negli ambienti della politica si era diffusa la voce dell'operazione, si era parlato di una perquisizione. 

 

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