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Stretta sulla sosta selvaggia. Super-multe per chi parcheggia sul posto disabili

Filippo Caleri
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Uno degli atti di maggiore inciviltà automobilistica, e cioè il parcheggio nelle aree dedicate ai disabili, presto sarà non solo un gesto ignobile ma anche caro. Il decreto infrastrutture, approvato ieri dal consiglio dei ministri, raddoppia le sanzioni per chi lascia l’auto parcheggiata negli spazi riservati ai portatori di handicap: la multa sarà compresa tra 168 e 672 euro. Ma a essere più care saranno anche le sanzioni per chi sosta nelle aree pedonali urbane. Nel provvedimento sono anche previsti incentivi ai Comuni per consentire la sosta gratuita alle persone con disabilità all’interno delle strisce blu nel caso lo stallo riservato risulti occupato. 

La novità è dunque quella della stretta per combattere l’inciviltà e la maleducazione di molti guidatori alla quale si affianca, sempre secondo le norme del dl, anche una forma di maggiore di agevolazione a chi sulla strada è più debole come le donne incinte alle quali saranno riservati posti ad hoc. Nel Codice della strada, che il decreto va a modificare, arrivano, infatti, gli «stalli rosa», dedicati alle donne in gravidanza e ai genitori con figli fino a due anni, e la facoltà per i Comuni di riservare posti di sosta, a carattere permanente o temporaneo, oltre che ai veicoli adibiti al trasporto delle persone con disabilità, anche ai veicoli elettrici, ai veicoli per il carico e lo scarico delle merci nelle ore stabilite e al trasporto scolastico. 

Passerà al Parlamento invece la parte degli interventi sulla micromobilità, monopattini in particolare, che saranno concordati in occasione della conversione in legge del decreto. 

Novità anche in tema di trasporto pubblico locale. In considerazione dell’andamento della crisi pandemica e della ripresa delle attività lavorative e didattiche, si prevede che le Regioni possano utilizzare una quota delle risorse assegnate dal Governo per erogare servizi aggiuntivi anche per potenziare i controlli sulla corretta applicazione delle linee guida recentemente emanate. 
Nell’ambito delle misure di sostegno necessarie a fronte della crisi del Covid, vengono prorogate per due anni anche le concessioni dei servizi di distribuzione di carburante e di ristoro sulla rete autostradale.

Non solo. Arrivano anche norme che disciplinano la cessione del marchio «Alitalia», degli slot e gli indennizzi ai passeggeri titolari di biglietti e voucher per voli successivi alla chiusura del vettore prevista il 15 ottobre.

Per il settore marittimo si prevedono misure per rafforzare la sicurezza sulle navi e nelle operazioni in porto; l’inclusione dei Porti di Arbatax e di Gela nelle circoscrizioni di competenza delle rispettive Autorità di sistema portuale; la realizzazione di infrastrutture per aumentare la capacità di accosto dei traghetti nello Stretto di Messina nell’ambito del piano straordinario introdotto dal Governo per migliorare i servizi di trasbordo. 

Quanto agli investimenti sulle infrastrutture, per aumentare l’efficienza delle infrastrutture idriche e migliorare i servizi a favore dei cittadini e delle attività economiche, il decreto prevede la semplificazione delle operazioni di manutenzione delle grandi dighe e degli invasi, alle quali il Pnrr destina risorse consistenti. Il decreto rafforza poi il ruolo dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa) per migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema dei controlli sulle diverse infrastrutture di trasporto: in particolare, vengono trasferite all’Agenzia le funzioni esercitate dagli Uffici speciali trasporti a impianti fissi (Ustif) del Mims, con conseguente trasferimento di circa cento unità di personale.

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