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Matteo Bassetti dopo l'agguato no vax: "Bisogna intervenire". L'allarme dell'infettivologo

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Non sono solo i giornalisti nel mirino dei no vax. Matteo Bassetti, infettivologo genovese e direttore della clinica di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, è stato aggredito verbalmente e minacciato ieri pomeriggio sotto casa nel quartiere di Albaro a Genova da un uomo di 48 anni - poi fermato - che lo ha inseguito e ripreso con il telefonino. "Negli ultimi 2 o 3 giorni la situazione è diventata insostenibile - si sfoga con LaPresse - Ricevo anche chiamate a vuoto e minacce sul cellulare, mi hanno craccato il numero di telefono mettendolo su gruppi Telegram. Bisogna intervenire finché è possibile, io lo dico da 4 mesi che non si può interpretare il movimento No vax come movimento di singoli. È un movimento sovversivo. Lo Stato, la magistratura, devono prendere una posizione forte".

L'agguato a Bassetti nasce proprio sui social: "Inviate i numeri e gli indirizzi di tutti i criminali solo a questo link. Mandateci poi video e registrazioni audio per far divertire anche gli altri", l'invito che si legge sul gruppo Telegram dei "no green pass" dove vengono condivisi numeri di telefono, indirizzi di casa o dello studio di medici impegnati nella campagna vaccini e nella lotta al Covid.

Dal Viminale la ministra Luciana Lamorgese annuncia che nei prossimi giorni riunirà il Centro di Coordinamento per le attività di monitoraggio, analisi e scambio di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti. "Il Viminale assicurerà come sempre la libertà di manifestare pacificamente nel rispetto delle regole ma non saranno ammessi atti di violenza e minacce", si legge in una nota.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Prof. Matteo Bassetti (@matteo.bassetti_official)

 

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