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Arrestato a Dubai Raffaele Imperiale, nel covo aveva due Van Gogh

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È considerato uno dei latitanti italiani più pericolosi. Collocato al quinto posto dell’elenco della Direzione centrale della polizia criminale. Da tempo protagonista di massimo livello del traffico internazionale di stupefacenti e del riciclaggio di denaro. Si tratta di Raffaele Imperiale, arrestato lo scorso 4 agosto a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. L’arresto è avvenuto nell’ambito di indagini coordinate dalla procura della Repubblica di Napoli e condotte dal Gico di Napoli e dalla squadra mobile della questura di Napoli, con il supporto dei servizi centrali della guardia di finanza e della polizia di Stato. L’arresto eseguito dalle autorità di Dubai concretizza gli sforzi di un’intensa attività di cooperazione internazionale giudiziaria e di polizia svolta dal ministero di Giustizia, dal servizio per la Cooperazione internazionale di polizia, anche attraverso le agenzie di Interpol ed Europol.

Imperiale, nato a Castellammare di Stabia il 24 ottobre 1974, era latitante dal 27 gennaio 2016. Inizialmente noto agli inquirenti come "Lello di Ponte Persica", frazione del medesimo Comune partenopeo, è stato capace di costruire un imponente network di trafficanti internazionali, in particolare di cocaina. L’attività di brokeraggio internazionale e il rapporto d’affari con la criminalità organizzata partenopea sono stati cristallizzati nella prima decade del 2000, quando sono stati documentati contatti con camorristi del clan Di Lauro di Secondigliano, tra cui Elio Amato e Antonio Orefice. Il loro legame è sopravvissuto alla scissione degli Amato dai Di Lauro. Nel corso degli anni sono stati numerosi gli arresti ed i sequestri che hanno colpito l’organizzazione del narcotrafficante: tra questi si ricorda il maxi-sequestro di 1.330 chili di cocaina avvenuto a Parigi il 20 settembre 2013, quando nell’occasione è stato tratto in arresto il fedelissimo Vincenzo Aprea, al quale era stato affidato il compito di sovrintendere all’importazione della droga proveniente con un volo di linea Air France da Caracas in Venezuela.

 

 

 

 

 

Il patrimonio illecitamente accumulato gli ha permesso di acquistare sul mercato nero due dipinti di Van Gogh di valore inestimabile, rubati nel 2002 ad Amsterdam in Olanda e ritrovati dalle fiamme gialle del nucleo di polizia Economico-Finanziaria di Napoli in una vecchia villa a Castellamare di Stabia nel 2016. Imperiale, il 22 gennaio 2021 rilasciò perfino un’intervista al quotidiano "Il Mattino" dichiarandosi estraneo alla vicenda, asserendo di aver comprato i preziosissimi quadri in quanto appassionato di arte. Il ministero di Giustizia sta perfezionando in questo periodo le intese per completare la procedura di estradizione in tempi brevi. Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha espresso soddisfazione «per l’operazione che ha portato all’arresto a Dubai del narcotrafficante Raffaele Imperiale, inserito nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità». Considerando l’arresto «un eccellente risultato, che dimostra ancora una volta la capacità delle nostre forze di polizia di contrastare i fenomeni criminali anche di carattere transnazionale».

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