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Covid e zone gialle, Sicilia a rischio dopo Ferragosto

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Diversi Comuni del Messinese sopra l’80 per cento di vaccinazioni, con una media generale del 64%. Ma si registrano anche altri Comuni sotto il 55%, poco più di un vaccinato ogni due residenti. Specchio di una Sicilia che prova a rincorrere il Covid, ma i nuovi casi giornalieri sfiorano i mille e appare sempre più difficile evitare il giallo.

Gli sforzi non sembrano bastare. Dice il commissario per l’emergenza Covid 19 di Messina, Alberto Firenze: «Secondo il report aggiornato al 5 agosto dalla Regione, si registra una media del 64% di vaccinati nei 108 comuni della Città Metropolitana di Messina, in un territorio complesso come quello messinese, composto anche da località non facilmente raggiungibili, molte delle quali in montagna». Merito del potenziamento degli hub nei mesi scorsi, ma anche alla campagna di prossimità con i vaccini anche a chilometro zero, nei lidi, nelle navi, nelle piazze e nei luoghi della Cultura, grazie all’impegno del personale dell’Asp e dell’ufficio commissariale. Dopo questo tipo di campagna si registrano comuni come Roccafiorita, San Marco d’Alunzio, Mistretta, Limina, San Pier Niceto, Mirto, Ucria, Motta d’Affermo, Castel di Lucio, San Salvatore di Fitalia, Reitano, Raccuja, Alcara li Fusi, Brolo, Frazzanò, Moio Alcantara, con percentuali di vaccinazioni ben oltre il 75 per cento, e alcuni comuni come Roccafiorita completamente immunizzati con il 100%. Tuttavia, in una decina di Comuni si registrano percentuali con meno del 55% di vaccinati.

 

 

 

 

 

A restare indietro, nel Messinese, sono i Comuni di San Filippo del Mela, Pace del Mela, Furnari, Santa Teresa di Riva, Nizza di Sicilia, Castelmola, Alì Terme, Tortorici, Gaggi, Savoca, Castell’Umberto, Scaletta Zanclea, Itala, Alì, Fiumedinisi. «Noi riteniamo - prosegue Firenze - che in alcuni di questi casi sia necessario incentivare ulteriormente il supporto delle amministrazioni comunali alla campagna vaccinale. Stigmatizziamo il comportamento di quei comuni che non hanno partecipato attivamente e non creato nella loro comunità i presupposti per iniziative a supporto della campagna vaccinale. Auspichiamo nei prossimi giorni che molte località che ancora arrancano, possano dare il giusto impulso alla campagna vaccinale trovando insieme a questo Ufficio e all’Asp le modalità più opportune per raggiungere la media di vaccinati ottenuta negli altri comuni».

 

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