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La variante Delta dilaga, in Germania scatta la terza dose di vaccino

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Il destino sembra segnato, la somministrazione di una terza dose di vaccino contro il Covid è già realtà in Germania e presto potrebbe diventarlo anche in altri Paesi.

 

Mentre in Europa la varioante Delta del virus è ormai dominante ed è alla base dell'aumento dei contagi anche in Italia, la decisione dei ministri della Salute tedeschi è arrivata all'unanimità. Scatta così il piano per iniziare a somministrare una terza dose di richiamo del vaccino  ai cittadini anziani e a rischio, a partire dal 1 settembre. Lo hanno riferito i media tedeschi, dopo la votazione del ministro federale della Sanità Jens Spahn e dei 16 ministri degli Stati federati. Hanno votato anche per raccomandare la vaccinazione di tutti i giovani dai 12 ai 17 anni. "Abbiamo abbastanza vaccini per tutti. Ecco perché è positivo che gli Stati vogliano anche rendere i vaccini facilmente disponibili per questa fascia di età", ha affermato Spahn. 

 

Anche altri Paesi stanno per rompere gli indugi sulla terza dose. Le autorità della Gran Bretagna decideranno nelle prossime settimane se gli ultracinquantenni abbiano bisogno o meno di una dose "booster".

Si parla di una terza dose prima di Natale mentre i dirigenti dell’Nhs, il servizio sanitario britannico, hanno messo in moto i piani per una campagna vaccinale congiunta contro la Covid-19 e contro l’influenza stagionale. Gli esperti che consigliano il governo (il Comitato congiunto sulla vaccinazione e l’immunizzazione, Jcvi la sigla in inglese) daranno le linee guida prima che il programma inizi, il 6 settembre.

 

Intanto dopo più di un anno il virus torna a Wuhan, la metropoli cinese considerata l’origine della pandemia. Si tratta di sole sette persone risultate positive al Covid-19, una cifra esigua ma che dà il senso di come il virus continui a circolare e ritorni a colpire, con le sue varianti, anche in territorio che avevano debellato completamente l'infezione. 

E in Italia? Gli esperti italiani si sono mostrati in buona parte contrari alla terza dose di vaccino. Francesco Vaia, Direttore Sanitario dell’Ospedale Spallanzani di Roma, ha ribadito: "Aspettiamo i dati e intanto completiamo il ciclo vaccinale ai più giovani ed agli over 60. E andiamo avanti con le terapie ed i monoclonali nelle persone no responder e con deficit immunitari. La fretta può essere cattiva consigliera", il commento del professore. 

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