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Parcheggio "nobile" per il Colle. Il Quirinale affitta nuovi posti auto

Alberto Di Majo
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Il Quirinale trova un parcheggio «nobile» per i suoi dipendenti. A Palazzo Rospigliosi, a pochi metri dalla dimora di Sergio Mattarella, potranno lasciare la macchina diciotto funzionari dell’istituzione. Il 18 giugno scorso, infatti, il vicesegretario generale della presidenza della Repubblica ha stipulato un accordo con gli eredi della famiglia Pallavicini Rospigliosi per prendere in affitto una parte del cortile e destinarla a parcheggio. Un luogo splendido nel cuore di Roma: il palazzo fu acquistato nei primi del Settecento dal principe Giovanni Battista Rospigliosi, nipote di papa Clemente IX, e da sua moglie, la principessa Maria Camilla Pallavicini.

 

Il contratto prevede la possibilità per diciotto macchine di sostare ogni giorno nell’area con ingresso al civico 43 di via XXIV Maggio. «Questi 18 posti non rappresentano parcheggi assegnati a singoli dipendenti ma ampliano l’area di parcheggio a disposizione di tutti i titolari del contrassegno per l’ingresso e la sosta dei veicoli nelle aree interne del Palazzo del Quirinale», spiega il documento firmato dal vicesegretario generale per le attività gestionali.

Funziona così: «A partire dal 1° luglio 2021, in caso di completa occupazione dei parcheggi nelle aree interne al Palazzo, i titolari del contrassegno potranno, al loro arrivo all’ingresso a Porta Dataria, essere indirizzati dal personale addetto al Settore Guardaportoni ad utilizzare il parcheggio di Palazzo Rospigliosi, nei limiti della disponibilità dei diciotto posti previsti dal contratto».

 

Istruzioni: gli utilizzatori dovranno esporre «sul cruscotto della propria auto il contrassegno per la sosta interna al Palazzo del Quirinale, rispettando inoltre le specifiche disposizioni previste dal regolamento». Costerà 12 euro a testa «da trattenere sulle competenze retributive di dodici mesi a partire da luglio 2021». Il vicesegretario avverte che la spesa «potrebbe variare (previa comunicazione) qualora dovessero verificarsi consistenti rinunce da parte degli attuali titolari del contrassegno». Ovviamente «la decisione di non versare il contributo comporterà la revoca dell’autorizzazione all’accesso con il proprio autoveicolo al Palazzo». Per ragioni organizzative la prima trattenuta ci sarà a settembre e comprenderà il trimestre luglio-settembre.

«È doveroso precisare che, in caso di completa occupazione sia dei posti auto nei cortili interni che dei diciotto posti presso Palazzo Rospigliosi, non saranno consentiti ulteriori accessi, così come già disciplinato dalle circolari attualmente in vigore, in quanto la ripartizione economica tra i fruitori del permesso di parcheggio amplia la disponibilità dei posti auto ma non può essere in alcun modo interpretata alla stregua di un diritto acquisito per parcheggiare anche in assenza di disponibilità degli spazi destinati alla sosta». I dipendenti dovranno scegliere: quelli che vogliono aderire all’iniziativa dovranno compilare e consegnare un modulo entro il 31 luglio per autorizzare il prelievo sulla busta paga, quelli che invece vogliono rinunciare al contrassegno dovranno restituirlo sempre entro la fine del mese e non potranno non solo più parcheggiare ma nemmeno avere il permesso che consente di entrare nella zona a traffico limitato. Sembra che molti dipendenti abbiano protestato perché dovranno pagare il nuovo parcheggio per almeno tre mesi (da luglio a settembre) in cui i posti per lasciare la macchina non mancano. Ma, evidentemente, hanno fatto i conti senza l’oste: il Quirinale richiamerà presto tutti i lavoratori negli uffici. E allora quei diciotto posti in più potrebbero tornare necessari.

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