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Meteo choc, ci mancava la maxi-nube Godzilla: sabbia del Sahara e caldo estremo sull'Italia

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La sabbia del deserto africano sull'Italia. Dopo i picchi di caldo fino a 40 gradi centigradi e oltre che si stanno riscontrando in varie zone della penisola è la volta della nube gialla, come vedente nella foto in alto. È la sabbia del Sahara che dalle dune del deserto africano sta per passare il Mediterraneo meridionale e arrivare nei cieli italiani dalla Sicilia in su.

 

La previsione fatta dai meteorologi in base alle immagini satellitari parlano di una "invasione" dell'Europa meridionale nel giro di tre-quattro giorni dal momento che la nube di sabbia sahariana, soprannominata Godzilla, sarebbe la più grande degli ultimi 20 anni e attraversa anche l'Atlantico, puntando verso gli Stati Uniti.

Le immagini sono state catturate dai satelliti Sentinel del programma europeo Copernicus, di Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Commissione Europea, e da Aeolus dell'Esa, e documenta un fenomeno stagionale noto ma mai così ingente nelle dimensioni da vent'anni a questa parte.

 

Intanto l’intensa ondata di caldo sta raggiungendo l’apice sulle regioni meridionali e sulla Sicilia - avvertono i meteorologi di IconaMeteo.it - dove la massa d’aria rovente associata all’anticiclone nord-africano spinge il termometro fino alla soglia dei 40 gradi, con punte anche superiori che risulteranno più probabili nelle zone interne, lontane dall’effetto mitigatore delle brezze marine. La calura gradualmente diventa meno intensa allontanandosi dal cuore dell’alta pressione con punte al massimo fino a 35 gradi sulle regioni centrali. Valori ancora più contenuti nelle Alpi e al Nord-Ovest dove continueranno anche gli episodi di instabilità, grazie ad infiltrazioni di aria più temperata e umida atlantica. Tra venerdì e sabato, il temporaneo indebolimento dell’alta pressione favorirà una leggera attenuazione della calura anche al Sud e in Sicilia, da cui si allontanerà il cuore più rovente dell’anticiclone anche se il caldo risulterà ancora intenso. Tuttavia, già da domenica il nucleo più caldo della massa d’aria sub-tropicale, temporaneamente defilatasi sul Mediterraneo meridionale, potrebbe tornare a farsi strada verso l’Italia dando vita, nel corso della prossima settimana, ad un’altra ondata di calore africano. 

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