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L'aria che tira, "mangiata in due balletti". Il divertente siparietto sul dialetto tra Myrta Merlino e Alan Friedman

Giada Oricchio
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Siparietto nell’ultima puntata di stagione dell’“L’Aria che Tira”, venerdì 11 giugno, tra Alan Friedman e Myrta Merlino: “Da quando non fai più lezione con me…”, “Eh, ma l’ho detto alla toscana”.

Sarà stato il clima di fine anno, sarò stato il “rompete le righe”, sta di fatto che una Myrta Merlino così spumeggiante non si era mai vista. La giornalista ha chiesto al collega e amico Alan Friedman cosa pensasse della federazione tra Lega e Forza Italia proposta con insistenza da Matteo Salvini e il giornalista di origini americane: “Al di là dell’accordo su Michetti (candidato sindaco di Roma, nda) c’è una grande concorrenza tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni che lo sta per sorpassare, Salvini ha fretta, ma se facessero una federazione di centrodestra, in realtà sarebbe un modo per mangiare Forza Italia e resistere a Meloni”, “Ah la pensi come Mara Carfagna, Forza Italia diventerebbe Forza Lega” ha incalzato la Merlino e Friedman: “Secondo me viene mangiata in due balletti dalla Lega”.

 

 

A causa della pronuncia non proprio limpida, la Merlino non ha capito il senso: “Ah, ma che sono i paletti?” e Friedman: “No, bocconi… la federazione serve a Salvini per crescere e bloccare l’ascesa della Meloni. C’è una gara alla morte tra Salvini e Meloni per la leadership, c’è una battaglia fortissima…”. La conduttrice però si è incaponita su “bocconi” e  “balletti” e ridendo ha dato vita a uno sketch: “Non avevo mica capito… certo da quando non fai più lezione di italiano con me… sapevate che gli facevo lezioni di italiano?”, “Te l’ho detto con un’espressione toscana, l’ho detto alla toscana, fare due balletti, cioè si fa una cosa in un attimo. Sto imparando il toscano, posso dire ‘Dio bonino’” ha osservato Friedman e la Merlino ha chiosato: “Alan va oltre l’italiano, usa le forme dialettali, grande Alan!”. Tornando seri, Alan Friedman non ha risparmiato critiche alla sindaca Virginia Raggi: “A Roma i suoi risultati non si vedono, la gestione dei rifiuti lascia a desiderare, la manutenzione è stata soffice, non si vede, non mi schiero politicamente in Italia, ma Carlo Calenda e Riccardo Gualtieri sono i più competenti e non capisco perché non si mettano insieme, potrebbero lavorare come sindaco e vice”.

 

 

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