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Walter Ricciardi non cambia mai. Niente baci e discoteche, allarme variante Delta: infetta con una dose di vaccino

Giorgia Peretti
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Walter Ricciardi è ospite nella puntata di martedì 8 giugno de L’aria che tira. Il programma di approfondimento mattutino sotto la conduzione di Myrta Merlino ospita il professore ordinario d'Igiene e Medicina Preventiva dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, nonché consigliere del ministro della salute Roberto Speranza per commentare i nuovi sviluppi della pandemia.

 

Effetto varianti, riaperture e vaccini sono i macro-temi della discussione sul tavolo della Merlino, il professore è noto per le sue posizioni chiusuriste in merito alle attività economiche e anche nel corso dell’intervista non perde tempo per sottolinearlo. La conduttrice lo introduce così: “è rimasto l’unico chiusurista in Italia perché ormai anche Massimo Galli ha cambiato idea”.

 

Sembrerebbe che il direttore delle Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, è favorevole alle riaperture delle discoteche in estate, in un’intervista Galli dice: “Bravi giovani ora ballate in discoteca ma solo con il green pass”.

Ricciardi però specifica: “non sono un chiusurista mi baso sui dati è vero che sono in netto calo ma il virus continua a circolare”. Poi bacchetta i virologi aperturisti, per primo Luca Vaia, il direttore dello Spallanzani che proprio nei giorni scorsi a L’aria che tira afferma: “Baci liberi tra i giovani? Bisogna fare le cose secondo l’evidenza scientifica. Non mi unisco all’appello di Vaia è chiaro che se le persone sono entrambe vaccinate ma non siamo in grado di prevedere ciò che succede in tutti i milioni di persone? No, quindi dobbiamo dire che bisogna essere prudenti perché finché non abbiamo la copertura completa con le seconde dosi non possiamo sbilanciarci. Quando la copertura della vaccinazione sarà al 90/95 % baciatevi quanto volete ma fino a quando la protezione è così bassa no, state attenti", spiega alla Merlino.

 

Immancabile il riferimento anche ad Alberto Zangrillo, anche il direttore primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale e Cardio-Toraco-Vascolare dell’Ospedale San Raffaele di Milano era intervenuto ai microfoni di La 7, spiegando l’inutilità della mascherina all’aperto quando si è soli: “ è da beoti”. Anche in merito a questo Ricciardi ricostruisce il limite: “Lui soggiace sempre al mostro del numeratore, il problema di Zangrillo pensa sempre che la realtà sia quella che vede lui nel suo studio nei suoi reparti. Mentre in realtà il denominatore è la popolazione, se tu fai un richiamo a milioni di persone dicendo “togliamo le mascherine” automaticamente sta lanciano un messaggio di “liberi tutti” che porta sostanzialmente le persone in maniera pericolosa nel momento in cui c’è una circolazione del virus ancora intensa", continua il consigliere del ministro. Infine, si discute sull’allargamento del bacino di utenza dei vaccini, Ricciardi si dice favorevole soprattutto in vista dell’impatto delle varianti: “Questa variante indiana (definita ora Delta dall’OMS) sta preoccupando perché infetta anche le persone vaccinate con la prima dose. Numerosi soggetti sono stati osservati in Gran Bretagna, le persone fortunatamente non si aggravano e non riportano grandi conseguenze ma si infettano. Per cui buono l’allargamento della copertura vaccinale anche ai più giovani perché si limita la circolazione del virus”.

La nuova variante Delta, quindi, può infettare anche dopo la prima somministrazione del vaccino e allora cosa succede a chi è stato inoculato il vaccino monodose di Johnson? “Bisogna acquisire la certezza facendo le verifiche sul campo perché ovviamente è stato pensato e studiato per essere efficace anche in una monodose ma ancora non abbiamo le evidenze scientifiche", conclude Ricciardi.

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