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Otto e mezzo, "perché avremmo fatto una bruttissima fine". Lilli Gruber sbrana Borgonovo sulle riaperture

Giorgia Peretti
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Si tirano le somme sull’andamento del Covid a Otto e Mezzo nel primo weekend di riaperture del Paese. Lo spauracchio del virus però è dietro l’angolo e la conduttrice del talk show, Lilli Gruber, non perde occasione per ricordarlo agli ospiti nella puntata di venerdì 29 maggio. Ci siamo dimenticati il Covid? Questa è la domanda che riecheggia negli studi di La7, dove sotto i riflettori c'è anche l’ultima direttiva del Comitato Tecnico Scientifico: alzare la mascherina tra un boccone e l’altro quando si è al ristorante. A commentare la disposizione è Francesco Borgonovo, firma de La Verità, che dopo essere pizzicato dalla conduttrice sulle dichiarazioni del leader della Lega Matteo Salvini sul tema, va dritto al punto.

“Lui si oppone ma non è che prima mangiavamo con la mascherina, è una cosa nota. Dunque, è solo propaganda la mossa di Salvini?” chiede la conduttrice. “Purtroppo questo è un suggerimento che arriva dal Cts e non è stato solo Matteo Salvini o Giorgia Meloni a dire che è una stupidaggine. Ho letto le parole di Matteo Bassetti sul tema, che non ha alcun fondamento scientifico quando sei a tavola. Questo è un ulteriore danno che si fa a una categoria di persone e imprenditori che sono stati parecchio danneggiati da questa crisi e ancora pagano il coprifuoco" risponde il giornalista.  Al discorso si aggiunge anche Antonio Padellaro, del Fatto Quotidiano: “E' una cosa assurda la norma. I cittadini vogliono avere indicazioni precise e sostegno reale non quello che dice la Meloni o Salvini che con tutto il rispetto non sono un premio Nobel della medicina. Quindi io non li ascolto”.

Borgonovo continua così: “Se avessimo ascoltato certi medici o certi opinionisti televisivi che premi Nobel non sono a loro volta, sicuramente capiscono di più di medicina di Salvini e di altri. Quest’occhio alla ripresa non ce lo avremmo avuto tanto… Se avessimo ascoltato loro anche solo qualche settimana fa, come il professor Massimo Galli e altri che amano stare in televisione anche se poi ogni volta annunciano che non ci vanno più poi la sera sono di nuovo lì. Forse dovremmo anche chiederci invece di ridere sempre dell’opposizione o di chi sta al governo con una posizione un po’ diversa rispetto alla sinistra”.

Il discorso si sposta sull’utilità del lockdown con la dottoressa Alessandra Salmaso e delle misure restrittive per contenere il contagio, Borgonovo continua così: “Da cittadini noi abbiamo il diritto di farci qualche domanda ed esaminare quello che dicono gli esperti molto meno esperti di lei evidentemente come Walter Ricciardi, visto che queste cose le abbiamo sentite non solo da Salvini e dalla Meloni ma da Walter Ricciardi, da Massimo Galli, dal Cts da Speranza da persone che ci dicevano che sarebbe avvenuto l’olocausto se ci fossero state le riaperture… Questa cosa non è successa.”

La replica alle dichiarazioni del giornalista arriva direttamente dalla Gruber: “Francesco, stai citando esperti che non sono qui in studio. Quelli che ci hanno messo in guardia in tutti questi mesi sono quelli che hanno salvato l'Italia dal punto di vista sanitario, perché se avessimo ascoltato Salvini o tutti quelli che dicevano: apriamo tutto, freghiamocene, il virus non c’è compresi alcuni cosiddetti esperti che si sono tantissimo innamorati della televisione, avremmo fatto una bruttissima fine. Il tema economico esiste e non credo ci sia nessun governo così stupido da tagliarsi le mani…".

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