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Denise Pipitone, il caso della sensitiva dei servizi segreti. Panico a Quarto Grado tra Nuzzi e l'ex pm “Vuole inviarmi una bomba?”

Giorgia Peretti
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Il caso di Denise Pipitone continua a tenere banco negli studi di Quarto Grado. Il programma serale condotto da Gianluigi Nuzzi in onda su Rete4, dedica ampio spazio alla vicenda della bambina scomparsa a Mazara Del Vallo nel settembre del 2004. La puntata di venerdì 28 maggio, accende i riflettori sulle enormi incongruenze ed intrecci mai risolti nelle indagini avvenute dopo il rapimento della piccola Denise. Tante le stranezze registrate nella risoluzione del caso, tanto da portare gli inquirenti a riaprire il fascicolo e portare a termine le ricerche per il ritrovamento di Denise Pipitone. Ospite in studio la dottoressa Maria Angioni, l’ex PM che ha lavorato ampiamente sul caso, conosciuta negli ultimi mesi per la sua presenza nelle trasmissioni televisive. Dopo uno scaricabarile tra pubblici ministeri che si sono occupati della triste storia, la Angioni sembra puntare il dito sulle tante difficoltà riscontrate nella poca collaborazione del paese.

 

 

Nuzzi va dritto al punto, sottoponendo alla dottoressa una delle tante voci che girano attorno alla vicenda: “Ho letto che è ricorsa a delle sensitive è corretto?”.  “No, le sensitive venivano da noi e una era dipendete del ministero dell’interno…” - racconta la Angioni. “Ma erano dei depistaggi?” “Io mi attengo ai fatti, arrivavano dei sensitivi a casa della famiglia. D’altra parte, è anche comprensibile però io avevo fatto degli accertamenti anche per capire chi fossero veramente. Una delle varie sensitive era dipendente del ministero…” – continua a ribadire l’ex PM. A quel punto il sospetto di Nuzzi: “Faceva parte di qualche agenzia di sicurezza?". L’Angioni sospira e dopo qualche secondo risponde: “gli ho già dato la risposta, poi naturalmente si è pensato che facesse parte dei servizi segreti civili". “Aveva un cognome particolare questa signora?” – incalza il conduttore. “Non mi ricordo più i nomi, erano diverse le sensitive, pullulavano. C’erano anche queste oltre le tante persone – poi continua – io rispetto anche i sensitivi che spesso danno una mano nelle indagini". Nel frattempo, Gianluigi Nuzzi alza le sopracciglia in segno di sgomento: “Lei mi sta dicendo da sostituto procuratore che le sensitive possono essere utili?” La dottoressa cerca di riprendersi: “No, non darei mani l’incarico ad una sensitiva, circolavano delle sensitive ma non posso dire neanche niente contro queste persone, non è questo il contesto”.  Gli ospiti in studio sembrano non credere a quanto detto dall’ex PM, alcuni si indignano altri indossano smorfie eloquenti sui propri volti.

 

 

Infine, a Nuzzi viene spontaneo chiedere se la dottoressa esercitasse ancora la sua professione: “Ma lei esercita ancora le funzioni giudiziarie come pubblico ministero?”. “No dopo l’affare Denise non ho più lavorato in procura". "E dove lavora adesso attualmente per sapere, così?" “Non lo so perché lo vuole sapere, mi vuole mandare una bomba?”. A questo punto il conduttore sembra perdere la pazienza: “Ma sta scherzando dottoressa, sta scherzando spero…” - ribatte il conduttore. “Perché? Sono un giudice del lavoro…” – tenta di riprendersi l’Angioni. “Io una battuta così non la farei a nessuno, perché le dovrei mandare una bomba. Dottoressa ma siamo impazziti? - Nuzzi si scalda- abbia pazienza però, lei sta dando delle risposte un po’ strane, e mi fermo qui…”. La Angioni non sembra aver capito bene la dinamica: “ma chi è che parla? Io non vedo nessuno, non mi hanno dato lo schermo”.  “Sono Gianluigi Nuzzi, sono il conduttore di Quarto Grado da sette anni dottoressa, buonasera” - ironizza.  La dottoressa continua a giustificarsi: “Non parlate tutti insieme, non capisco. Non mi hanno dato lo schermo”. Peccato che stesse parlando solo Nuzzi mentre gli altri giornalisti erano in un imbarazzante silenzio. 

 

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