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Paladino Lgbt? Quando Fedez ce l'aveva con i "fr**i con lo smalto". E oggi ci fa i soldi

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Fedez ha monopolizzato il dibattito col suo monologo al Concertone del primo maggio sul ddl Zan e gli attacchi ad esponenti della Lega che per il rapper rappresenterebbero il peggio dell'omofobia. Con l'effetto collaterale della denuncia di censura da parte della Rai, nella fattispecie della vicedirettrice di Rai 3 Ilaria Capitani che però a pubblicato i virgolettati della sua telefonata con il rapper che lui ha omesso. Ma in queste ore di santificazione di Fedez da parte della sinistra che lo ha innalzato a paladino del mondo Lgbt contro tutto e tutti, è rispuntato un testo di una canzone che pare scritta dal peggior reazionario omofobo. E che, in un passaggio, cristallizza in una frase la doppia morale di Fedez che predicava in un modo ma quando c'è da guadagnare non esita a razzolare in un altro. 

 

Si tratta del brano "Ti porto con me" del 2011, scritta da un giovane Fedez, nome d'arte di Federico Lucia, anni luce lontano dai toni rassicuranti e familistici dell'era Ferragnez. Nel brano molte volgarità, frasi sessiste e attacchi omofobi tremendi. 

 

A parte la rima pesante "In una valle verde ho sepolto Della Valle", Fedez si inerpica su terreni scivolosi: "Milano è piena di cavalle ma senza le stalle. Ho i denti del colore delle pagine gialle.  Eh si io sono troppo avanti scusatemi le spalle. E fammela menare fino a quando non salgono. Poi ti giuro che torno a dondolare nell'angolo" canta prima di sentenziare: "Non fare l'emo frocio con lo smalto sulle dita". Già, alla faccia del polically correct, dice proprio così. Curioso poi il contrappasso delle unghie, perché il rapper dopo dieci anni dall'intemerata sugli "emo fr**i con lo smalto" ha lanciato proprio una linea di smalti e prodotti per le unghie dedicati agli uomini e da qualche tempo non sii scatta un selfie se non si è ben dipinto le dita. Quando si dice il business...

 

Senza contare che nel brano "Tutto il contrario" dello stesso anno, il 2011 in cui il rapper era davvero arrabbiato, Fedez aveva scritto un verso da cartellino rosso per il ddl Zan: "Mi interessa che Tiziano Ferro abbia fatto outing, ora so che ha mangiato più wurstel che crauti. Si era presentato in modo strano con Cristicchi: ciao sono Cristiano non è che me lo ficchi?'". Per sua fortuna non era in vigore la legge. 

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