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Attenti alla variante indiana, Crisanti lancia l'allarme

Giorgia Peretti
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Il tema del giorno nello studio di Omnibus, nella puntata di lunedì 26 aprile sono le varianti nello specifico la nuova versione del virus che ha iniziato a preoccupare, la variante indiana. Tanto da spingere il ministro della salute, Roberto Speranza, a bloccare i voli diretti dall’India.

 

 

 

 

 

Ospite nella trasmissione di Gaia Tortora su La 7 è Andrea Crisanti, il professore ordinario di Microbiologia a Padova si mostra preoccupato e lancia l’allarme sulla nuova mutazione del virus: “La variante indiana è stata identifica in Gran Bretagna e ha delle mutazioni importanti su una popolazione che è il bersaglio degli anticorpi. Quindi suscita molte preoccupazioni, esperimenti fatti in laboratorio indicano che la variante indiana in presenza di anticorpi mantiene un’importante infettività e naturalmente c’è preoccupazione". Bisogna prestare attenzione ai luoghi che hanno dato origine alle varianti, posti in cui c’è stato uno scarso controllo del virus: "Guardiamo India, Brasile e Cile, sono tutte emerse in stati dove non c'è controllo della trasmissione. Qui possono emergere varianti. In Brasile ci sono 92 varianti di cui non si sa più nulla, il Cile ha vaccinato il 75 per cento della popolazione con un vaccino che copre il 60 per cento ma è in una posizione drammatica come non è mai stato, con una diffusione pazzesca e una serie di varianti". Sull’ordinanza del ministro Speranza, Crisanti aggiunge: “E' giusto ma bisogna mettere in quarantena vigilata obbligatoria, come fanno in Inghilterra. Fare la triangolazione efficace per capire da dove vengono. Bisogna predisporre le strutture, gli alberghi, un sistema informatico…”.

 

 

 

Speranza ha annunciato la nuova ordinanza volta a contenere l’arrivo della variante in un momento delicato in cui la vaccinazione sembra aver timidamente preso piede. Il ministro ha dichiarato: "Ho firmato una nuova ordinanza che vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in India. I residenti in Italia potranno rientrare con tampone in partenza e all’arrivo e con obbligo di quarantena. Chiunque sia stato in India negli ultimi 14 giorni e si trovi già nel nostro Paese è tenuto a sottoporsi a tampone contattando i dipartimenti di prevenzione". Come sottolineava Crisanti il nocciolo della questione è mettere in piedi un sistema di controllo efficace e centralizzato. Lasciare la libera scelta alle persone potrebbe facilitare la diffusione della variante. 

 

 

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