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Il caso Denise Pipitone a Mattino 5, le immagini di Olesya dalla Russia: tutte le corripondenze

Giada Oricchio
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A “Mattino 5”, il programma mattutino di Canale 5, Federica Panicucci ha è tornata sul caso di Denise Pipitone la bambina scomparsa l’1 settembre 2004, a Mazara del Vallo e su cui la trasmissione “Chi l’ha visto?” ha riacceso le speranze con una segnalazione che arriva dalla Russia: “Ci sono diverse corrispondenze, ma non alimentiamo illusioni”.

Denise Pipitone scomparve nel nulla e nel giro di pochi minuti mentre giocava nel giardino di casa alle 11.40 di una mattina di settembre nel 2004, le indagini e le ricerche sono finite su un binario morto. Da allora sono passati 17 anni, la madre Piera Maggio non ha mai smesso di cercarla, tuttavia le numerose segnalazioni si sono rivelate un buco nell’acqua. In questi giorni, da una segnalazione casuale a “Chi l’ha visto?” si è riaccesa la speranza e la conduttrice Federica Sciarelli ne parlerà stasera, mercoledì 31 marzo, su Rai3.

Nel frattempo, “Mattino 5” ha cercato di capire se ci sia una corrispondenza. La giornalista, interpellata da Federica Panicucci, ha detto che la ragazza, Olesya Rostova, che assomiglia davvero molto alla signora Piera Maggio, ha 20 anni e ha fatto un appello al primo canale della televisione nazionale russa, al programma “Lasciateli parlare”, per ritrovare la madre raccontando di essere stata rapita da piccola da una zingara e di aver vissuto in un campo rom prima di essere data in affido. Poi ha aggiunto: “Sarebbero tanti gli aspetti che la mettono in correlazione con la bambina scomparsa. Corrisponderebbe la tempistica, Denise compirebbe 21 anni a fine ottobre di quest’anno. Olesya dice di essere stata portata in un campo rom nel 2005 e anche qui i tempi coinciderebbero, ma anche la dinamica sarebbe corretta. La prima pista seguita dagli inquirenti fu quella di un rapimento da parte degli zingari tant’è che una guardia giurata a Milano aveva detto di aver riconosciuto in un gruppo di ragazzini tenuti dai nomadi proprio Denise, c’era un video, lei veniva chiamata in italiano e chiamata Danas. E poi c’è una certa somiglianza tra questa ragazza che parlava alla televisione russa e Piera Maggio, la mamma”.

 

 

Federica Panicucci ha invitato a stare con i piedi per terra per non illudere ancora una volta mamma Piera e un suo ospite, che non crede alle lacrime della giovane russa, ha invocato il test di paternità genetico che si può fare in 48 ore: “Basta un tampone e in una settimana il caso è chiuso”. Tuttavia, per una serie di dettagli, questa pista al momento è la più possibile e realistica di quelle giunte finora.

 

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