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Respinta e senza vaccino, a 82 anni il dramma in Lombardia

Giorgia Peretti
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“Ho 82 anni e ancora non ho ricevuto il vaccino”, parla la signora Gabriella, da Milano, ospite nella puntata del 29 marzo a L’aria che tira, condotto da Francesco Magnani sostituto di Myrta Merlino su La 7. Il tema del giorno sono ancora una volta i vaccini e il divario tra regioni, nella fattispecie la Lombardia che nella gestione della campagna vaccinale anti Covid, sembra stia perdendo pezzi. Dopo la cacciata dell’assessore al Welfare Giulio Gallera e l’entrata in scena di Letizia Moratti e Guido Bertolaso (coordinatore della campagna vaccinale) la regione sembra ancora muoversi troppo timidamente nella somministrazione dei vaccini. Rispetto le altre regioni d’Italia, come si evince dalla trasmissione, si trova inaspettatamente quartultima nella classifica nazionale.

 

 

 

A riprova delle carenze sanitarie della Lombardia vi è la storia della signora Gabriella e il suo compagno, rispettivamente 82 e 87 anni, che nonostante si siano registrati nelle liste d’attesa a inizio febbraio ancora oggi non hanno ricevuto il loro vaccino, pur ricadendo nelle categorie fragili degli ultraottantenni. “Io e il mio compagno ci siamo regolarmente registrati a febbraio ma ancora non abbiamo ricevuto il nostro vaccino” racconta Gabriella che aggiunge “non abbiamo ricevuto nessuna risposta, nemmeno un sms, solo per avvertirci che le vaccinazioni erano in ritardo. Venerdì, mia figlia mi ha mandato una foto di un centro vaccinale qui in Lombardia completamente vuoto quindi il e il mio compagno abbiamo preso un taxi e ci siamo precipitati lì con la speranza di farci vaccinare”.

 

 

La speranza della coppia però dura poco perché una volta giunti al centro vaccinale, i volontari della protezione civile non hanno dato il permesso di entrare e vaccinarsi con questa giustificazione: “Qualora riusciste a vaccinarvi il sistema non riusciva ad inserirsi” poi la denuncia della signora “Non si capisce, lì dentro in attesa non c’era nessuno il centro era vuoto ma noi siamo dovuti tornare a casa senza vaccino”.

Una storia che racconta il disagio della regione Lombardia che oltre a fare i conti con i grandi numeri della popolazione over 80 da vaccinare combina pasticci anche con i messaggi di convocazione. Ospite in collegamento da Milano, anche Silvia Sardone della Lega che conferma gli errori della Lombardia sulle comunicazioni tramite sms, ma rassicura la signora Gabriella che entro metà aprile, secondo quanto affermato da Bertolaso, tutta la popolazione lombarda over 80 sarà vaccinata. 

 

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