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Lazio verso la zona rossa insieme a mezza Italia. Stiamo come un anno fa

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Sembra ormai solo questione di tempo. A breve il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà le ordinanze che stabiliranno le nuove fasce di rischio in Italia in base al monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di sanità sui dati Covid. 

 

Undici Regioni in zona rossa (erano tre solo una settimana fa), tra cui Lombardia, Lazio e Veneto; 9 in arancione, nessuna in giallo e solo una, la Sardegna, che resta in zona bianca. Sarebbe questo, a quanto si apprende, l’esito della Cabina di regia ministero della Salute-Iss-Regioni che ha analizzato questa mattina i dati settimanali, da cui emerge una forte accelerazione dell’incidenza a livello nazionale con un Rt salito a 1,16 (da 1,06). Così cambierebbe il quadro dei "colori" in Italia da lunedì, fermo restando che per l’ufficialità come sempre occorre attendere le relative ordinanze di Speranza.

 

Le Regioni in zona rossa, oltre alle confermate Campania e Basilicata, sarebbero Provincia di Bolzano, Provincia di Trento, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Lazio, Lombardia, Piemonte e Veneto. In arancione finirebbero le confermate Abruzzo e Umbria, anche Calabria, Liguria, Toscana, Molise (che scenderebbe dalla zona rossa), Puglia, Sicilia e Val d’Aosta. In bianco la Sardegna.

Che il Lazio diventi zona rossa da lunedì "è possibile guardando i dati, è forse la regione italiana che di più è stata in zona gialla, però queste varianti sono molto invasive e pericolose, quindi sono giuste le nuove regole se arriveranno. Continuo a fare un appello: è il tempo di tornare davvero a una responsabilità individuale dei comportamenti, le regole danno indicazioni ma siamo noi a fare la differenza. Deve tornare alta l’attenzione, perché le varianti sono pericolose", ha detto a Sky TG24 il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Il Lazio ha un Rt a 1,31 ed essendo superiore a 1,25 la zona rossa "diventa una sorta di dato automatico", ha detto l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato.

 

Intanto il governo ha varato il decreto sulle misure anti-Covid. L’Italia si tinge di arancione e di rosso e si prepara a vivere la seconda Pasqua della sua storia, dopo quella dello scorso anno, in lockdown. Il decreto legge - non un Dpcm, come promesso - approvato oggi dal Consiglio dei ministri vara restrizioni più stringenti per fronteggiare la nuova ondata di contagi e le varianti che preoccupano il governo e gli esperti. Ecco le principali novità.

ZONA ROSSA ’AUTOMATICA'. Da lunedì 15 marzo fino al 6 aprile le Regioni che avranno un numero settimanale di casi superiore a 250 ogni 100mila abitanti passeranno automaticamente in zona rossa.

STRETTA IN TUTTE LE REGIONI. Dal 15 marzo al 2 aprile 2021 e nella giornata del 6 aprile 2021, nelle Regioni i cui territori si collocano in zona gialla, si applicano le misure stabilite dai provvedimenti per la zona arancione. 

PASQUA BLINDATA MA OK A VISITE IN REGIONE. Per le festività pasquali, dal 3 al 5 aprile, le misure previste per la zona rossa si applicheranno su tutto il territorio nazionale. Sarà comunque possibile spostarsi all’interno della propria regione verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, massimo due persone.

VISITE AD AMICI E PARENTI. Ok in zona arancione alle visite a casa di amici e parenti che abitano nello stesso comune, dalle 5 alle 22, massimo in due persone oltre ai minori di 14 anni dal 15 marzo al 2 aprile 2021 e il 6 aprile. Lo spostamento non è consentito nei territori nei quali si applicano le misure stabilite per la zona rossa.

MISURE PER I GENITORI. Le ministre della Famiglia, Elena Bonetti, e degli Affari Regionali, Maria Stella Gelmini, hanno chiesto - così come caldeggiato dagli enti territoriali - e ottenuto l’anticipo del ’pacchetto famiglia0' che doveva essere inserito nel decreto Sostegno. Il nuovo dl dunque prevede lo stanziamento di 290 milioni per i congedi parentali che saranno retroattivi -dal 1 gennaio 2021 - e retribuiti al 50% chi ha figli sotto i 14 anni, mentre dai 14 ai 16 anni saranno fruibili senza retribuzione. In alternativa si prevede, per chi ha figli under 16, il diritto allo smartworking. Per i lavoratori autonomi, gli operatori sanitari e le forze dell’ordine è invece previsto un bonus baby sitter fino a 100 euro alla settimana. 

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