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Nessun italiano potrà scegliersi il vaccino. I dubbi dell'Aifa su AstraZeneca

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Sarà l’Agenzia italiana del farmaco a decidere a chi dare questo o quel vaccino, e nessun italiano potrà chiedere di somministrargli quello Pfizer, quello Moderna, quello AstraZeneca o quello Sanofi. È una doccia fredda quella che arriva dal direttore generale dell’Aifa, Nicola Magrini, oggi in una intervista a Repubblica: “tenderei ad escludere che un cittadino possa scegliersi il vaccino. Per questo dobbiamo essere cauti nel valutare a quali categorie assegnare ciascun vaccino. Gli inglesi hanno seguito la linea opposta: agire presto prima di tutto. È una scelta problematica, come quella di posporre la seconda dose per dare precedenza a chi ancora non ha ricevuto la prima”.

Si sta andando dunque a tentoni anche in Gran Bretagna, perché senza il richiamo l’efficacia del vaccino è tutta diversa. Come è diversa fin qui la percentuale di successo dei vari vaccini. Ed è ovvio che se non sono tutti uguali e non è consentita libertà di scelta non si potrà mai stabilire l’obbligatorietà della vaccinazione.

 

Magrini è molto duro anche con il vaccino AstraZeneca-Oxford, spiegando che dovrà passare fra le forche caudine dell’Aifa anche ricevesse il via libera dell'agenzia europea Ema e accusando l’azienda dei ritardi fin qui accumulati. Dice di avere dubbi e di essere preoccupato delle reazioni avverse citate negli studi pubblicati su Lancet: “compaiono due avventi avversi di mielite e un disturbo neurologico. Dobbiamo vederci chiaro e valutate bene rischi e benefici”.

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