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L'indice di contagio Rt risale a 0,89, Galli tuona: terza ondata è sicura

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«I numeri di oggi, non volendo dare importanza ai 30 ricoveri in più per il trend, riflettono il fatto che con le restrizioni delle scorse settimane, si iniziavano a vedere risultati. Il punto è mantenerli. Insomma, se continuiamo a vedere quello che abbiamo visto nel fine settimana, il potenziale aumento dei contagi è una certezza». Lo afferma all’Adnkronos Salute Massimo Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano e docente all’università Statale cittadina. Che aggiunge: «L’aumento lo vedremo da metà gennaio in poi».

Il dato dei decessi, ancora molto alto, «è l’ultimo parametro che scende, ormai lo sappiamo. Vale la pena dire che i numeri ci raccontano che le misure adottate stavano iniziando a funzionare: riaprire tutto implica gli spettacoli che abbiamo visto e la certezza di un aumento dei contagi. Che poi tutti dicono "c’era tantissima gente", ma tu dove eri? Perché eri lì? Se ci sta bene ritrovarci con tutto d’accapo» allora continuiamo così, chiosa Galli.

L'indice di contagio Rt è tornato a salire in Italia a 0,89, mentre due giorni fa era 0,82 e ieri 0,85: è quanto risulta dai calcoli del fisico Roberto Battiston, dell'Università di Trento, basati su una tecnica simile a quella alla base delle analisi condotte dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss). «Oggi - ha detto Battiston all'ANSA - mi sarei aspettato una discesa dell'indice Rt, invece è a 0.89. È una notizia non bella e indica che ci troviamo in un fase delicata e che richiede la massima attenzione prima della riapertura delle scuole».

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