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Basta aggressioni, le forze di polizia scendono in piazza: la manifestazione a piazza del Popolo

Andrea Giorni
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Adesso il governo Conte ha contro pure le forze di polizia. Ed è clamoroso che gli appartenenti alle più diverse sigle sindacali sentano il dovere di scendere in piazza stamane a Roma. Luogo della manifestazione, che sarà manco a dirlo rispettosa delle regole anti Covid, piazza del Popolo. Qui, a partire dalle 10, i tutori della nostra sicurezza saranno costretti a manifestare sotto lo slogan «basta aggressioni agli uomini in divisa». Con loro leader politici e parlamentari, soprattutto dell’opposizione. E curiosamente anche l’ex ministra della Difesa, Elisabetta Trenta.

I dati statistici sono abbastanza eloquenti, almeno per come sono sciorinati dalle sigle sindacali. Si parla di un ferito in uniforme ogni tre ore, e per i motivi più disparati. Quasi a non fare più notizia ed è evidente che tutto questo non fa che esasperare gli animi. Continuare «a fingere che tutto vada bene non è più possibile», affermano i comunicati che annunciano la mobilitazione odierna.

Da tutta Italia convergeranno su Roma tantissimi Poliziotti, Carabinieri, Finanzieri e appartenenti alle varie Forze dell’Ordine.

L’evento vede la mobilitazione di molti sindacati di polizia, a partire dal Sap, che rivendica l’iniziativa: «Sono passati molti mesi da quando questa organizzazione sindacale ha iniziato con decisione a contare il numero delle aggressioni, sollevando il problema che oggi è scoppiato in tutta la sua gravità. Registriamo un’aggressione ogni 3 ore, per un totale di quasi 8 aggressioni al giorno. Praticamente più di 235 aggressioni al mese. È indispensabile ridare piena dignità alla nostra funzione attraverso tutele e garanzie funzionali, retribuzioni dignitose, ripianamento degli organici e libertà sindacali.

Da mesi la ricerca di un confronto con coloro che hanno la responsabilità della sicurezza del paese è risultata vana. Il Presidente del Consiglio e il Ministro dell’Interno ci avevano garantito l’apertura di un tavolo di lavoro su nuovi protocolli operativi e tutele legali. Nulla è stato fatto», è la denuncia.

Nulla, mentre aumentano le aggressioni e, contemporaneamente, si moltiplicano originali pronunciazioni della magistratura che legittimano, di fatto, questi comportamenti. Basti pensare al ragazzo assolto a Verbania dopo il «Vaff...» ad una volante di Polizia, e alla cruenta aggressione subita da due Poliziotti a Lecce, con i fermati subito rilasciati.

Le Bodycam e il Taser sono richieste a gran voce dagli operatori della sicurezza, ma anche in questo caso nulla è stato determinato.

Sostanzialmente le ragioni dell’iniziativa, che per la prima volta porta in piazza tutte le forze dell’ordine, vanno ricercate nella necessità di ottenere maggiore attenzione da parte del governo, lo stesso che in pieno lock-down esaltava il lavoro svolto degli operatori della sicurezza e del soccorso pubblico ed oggi, invece, pare incurante dinanzi al numero sempre crescente delle aggressioni verso gli operatori dell’intero comparto.

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