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Palamara, il gip di Perugia ammette tutte le intercettazioni

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Ci sono anche le intercettazioni con i parlamentari Cosimo Ferri e Luca Lotti all’hotel Champagne captate il 9 maggio 2019 fra le oltre 200 intercettazioni per cui è stata disposta la trascrizione nell’ambito del procedimento che vede l’ex componente del Csm e pm romano Luca Palamara indagato per corruzione dai magistrati umbri. Lo ha deciso il gip di Perugia Lidia Brutti nell’udienza stralcio durante la quale è stato nominato il perito che dovrà trascrivere tutte le intercettazioni ammesse sulla base delle richieste di accusa e difesa che ora entrano nel procedimento.

All’udienza erano presenti il procuratore Raffaele Cantone e i pm Mario Formisano e Gemma Miliani. Il 2 ottobre inizieranno le operazioni peritali e alla prossima udienza stralcio del 13 gennaio saranno depositati i risultati. «Il gip ha ammesso tutte le Intercettazioni sia quelle chieste da noi che quelle chieste dalla Procura - ha detto l’avvocato Benedetto Marzocchi Buratti, uno difensori di Palamara lasciando il tribunale di Perugia al termine dell’udienza- sono stati nominati due commissari della polizia scientifica di Roma e quindi le operazioni peritali si svolgeranno a Roma. Ci siamo riservati di nominare un nostro consulente tecnico. È stata stralciata la posizione del dottor Spina che nel frattempo ha definito il procedimento in altro modo».

«Non era prevedibile» la presenza dell’ex ministro Luca Lotti e del deputato di Italia viva Cosimo Maria Ferri quando il trojan inserito nel cellulare di Luca Palamara captò i colloqui avvenuti all’hotel Champagne. È quanto deciso dal gip Brutti nell’udienza di oggi.

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