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Gli esperti del Cts? Più che tecnici sembrano tante baby sitter

Francesco Storace
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Bene bene. I nostri bimbi possono stare tranquilli. Anche se i loro genitori non dovessero essere perfetti, ci ha pensato il comitato tecnico scientifico a spiegare come far vivere i nostri pargoli durante il lockdown.

Tra i verbali segreti che Conte non voleva in alcun modo rendere pubblici al punto da ricorrere in appello al Consiglio di Stato contro il Tar, c’erano anche le istruzioni per la famiglia. Quasi una specie di Lego per adulti.

 

Modello della giornata: sveglia; bagno; colazione (compreso sparecchiare, mettere in ordine e lavaggio denti); igiene personale; attività domestiche; attività «scolastiche» (virgolette d’obbligo...); contatto telefonico e/o video con amici e parenti (nonni, zii, cugini); pranzo (compreso sparecchiare e mettere in ordine); attività libera (televisione, computer, ecc); attività «scolastiche» (quasi una tortura...); merenda (compreso sparecchiare, mettere in ordine e lavaggio denti); uscita di casa (dal cortile alla spesa); attività ludico-ricreativa (hobby); cena (compreso sparecchiare, mettere in ordine, lavaggio denti); igiene personale; a letto (lettura e/o favola).

 

Non solo, gli eminentissimi membri del comitato tecnico scientifico promossi sul campo da Giuseppe Conte, hanno messo nero su bianco che bisogna «organizzare la giornata secondo un preciso schema» ed è necessario «evitare di tenere sempre accesa la televisione e/o la radio» e magari cambiare canale quando si sente parlare di coronavirus. Sempre sia lodato. Se non ci fossero andrebbero inventati.
 

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