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Classi, interventi edilizi, incremento di personale. Ecco il piano scuola. Ma mancano i soldi...

Valentina Conti
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Venti alunni per classe, un “monitoraggio” per valutare gli interventi specifici sugli istituti, la possibilità di prevedere, ove necessario, “incrementi di organico aggiuntivi di personale scolastico”, un “coordinamento nazionale di azione” sull’intero territorio, un “cruscotto informativo in grado di segnalare le criticità di spazio nelle aule per rispettare i distanziamenti”.

Secondo le ultime indiscrezioni, sono queste alcune delle novità introdotte nella nuova bozza di linee guida del “Piano scuola 2020-2021”. Sulle misure contenitive e di prevenzione si rimanda alle disposizioni del Comitato tecnico-scientifico. Resta ferma la possibilità per i presidi di avvalersi di ulteriori forme di flessibilità derivanti dallo strumento dell’autonomia scolastica.

“Siamo ad un passo dalla condivisione delle Linee guida per la riapertura delle scuole, un testo che già oggi grazie al contributo propositivo delle Regioni e alla collaborazione istituzionale con il Ministero, risulta nettamente migliorato rispetto alle prime bozze”, ha reso noto il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. Aggiungendo: “Abbiamo però chiesto in Conferenza Stato-Regioni un rinvio di 24 ore che consenta un approfondimento dell'ultimo testo del Piano scuola”.

Tre i nodi da sciogliere: le ulteriori risorse da destinare al comparto, l’incremento degli organici e i trasporti. Secondo quanto riferiscono fonti di governo, la ministra Azzolina avrebbe chiesto, nel corso del Cdm, un miliardo in più per la scuola, da destinare alla creazione di spazi aggiuntivi e al potenziamento dell’organico in vista del ritorno sui banchi. Richiesta che sarebbe stata sostenuta dalla maggioranza dei ministri presenti.

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