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Pallotta: "Con lo stadio Roma tra i top club. Zaniolo e Pellegini leader del futuro"

James Pallotta

Il presidente assicura: "Non abbiamo bisogno di vendere i nostri talenti"

Erika Menghi
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I giovani di talento che non sente il bisogno di vendere, l'«incomprensibile» Var, il «professionista» Kolarov, la lettere all'Uefa per il fair play finanziario, lo stadio «per competere ad alti livelli» e la stagione in corso di cui non è tanto contento: Pallotta parla della Roma a 360° in un'intervista rilasciata all'emittente radiofonica statunitense Sirius XM. GIOVANI «Molti dei nostri ragazzi sono sorprendenti, come Zaniolo e Pellegrini. Sono intelligenti, maturi ed equilibrati rispetto all'età che hanno, credo abbiano la stoffa per diventare i futuri leader dell'AS Roma. Noi non sentiamo il bisogno di vendere i nostri giovani talenti. Tre anni fa ci siamo dati un obiettivo: rendere la Roma una società affascinante per i giovani giocatori che vengono qui. Quando siamo subentrati come proprietà non avevamo pensato da subito in questo modo e forse ci eravamo dati altre priorità. Se sommiamo tutti i punti ottenuti dalle nostre squadre giovanili in questo momento, dall'under 19 a quelli di 10 anni, siamo in cima a tutta Italia. Sappiamo che abbiamo tanti talenti nel nostro vivaio. I nostri sforzi in tal senso saranno ripagati nei prossimi due o tre anni». FFP «Spesso siamo costretti a vendere giocatori per il Financial Fair Play. La gente non lo capisce. Sei costretto a fare i conti con alcune condizioni ferree dalle quali alcuni club sono riusciti però a svincolarsi. Ma per noi non è così. Serve fare qualcosa. Ho scritto una lettera alla UEFA chiedendo di avere un dialogo costruttivo su quello che abbiamo visto fare ad altre squadre. Quando guardiamo ad alcune sanzioni o alla scarsità di pene inflitte, il mio punto di vista è “perché mi sto preoccupando del FFP, non è meglio prendere 12 milioni di euro di multa e accettarla?”. Questo è un argomento sul quale abbiamo instaurato un buon dialogo». VAR «Forse ho rinunciato a capirla. Non capisco il criterio con cui viene utilizzata a volte. Prima della pausa invernale ci sono state delle occasioni in cui sarebbe dovuta intervenire, specialmente contro la Fiorentina. Non so quanto alla fine di ogni stagione il bilancio del suo utilizzo sia positivo o negativo, ma non mi voglio soffermare troppo su questo tema». STAGIONE «Non sono molto contento, perché dovremmo essere al secondo o al terzo posto in campionato. Abbiamo perso un sacco di punti quest'anno e spesso nei finali di partita. È stato un po' scoraggiante, come nel caso in cui eravamo in vantaggio per 3-0 contro l'Atalanta. Se prendessimo i due terzi dei punti persi in partite in cui ci siamo complicati la vita, saremmo vicini al secondo posto con il Napoli. Quando siamo in forma possiamo schierare un'ottima squadra con ricambi all'altezza». KOLAROV «Un professionista assoluto. Ogni giorno è il primo ad arrivare e l'ultimo ad andarsene da Trigoria. È un calciatore tosto. Non sta spesso sui social, non beve, gioca solo e si allena duramente. A volte commette qualche errore, come tutti noi. Spero che i tifosi si rendano conto che ne vorresti avere 22 come lui nella squadra». STADIO «La Sindaca e i suoi collaboratori hanno dichiarato l'intenzione di sbloccare l'inizio dei lavori per la fine dell'anno. Ci sono solo degli iter che devono essere completati e speriamo che entro la fine di maggio le cose verranno approvate. I problemi che dobbiamo ancora affrontare sono legati al nostro tentativo di acquistare i terreni. C'è stata una lettera di intenti e abbiamo trovato un accordo due mesi e mezzo fa con Eurnova. Purtroppo abbiamo a che fare con un avvocato poco ragionevole che continua a rimandare e a chiedere cose che non accetteremo. Quando sarà tutto fatto, avremo il pieno controllo del progetto e ci sarà più flessibilità affinché i nostri partner e i nostri collaboratori possano iniziare a lavorare. Lo stadio è di proprietà di una holding dell'AS Roma, cosa che molte persone non realizzano perché pensano che sia il mio giocattolo. È di proprietà del club, tutti i ricavi e le entrate che otterremo ci offriranno maggiore solidità e flessibilità finanziaria. In questo senso, lo stadio è la chiave: al 100%. La Roma ha bisogno di avere questo stadio per competere stabilmente tra i top club. Deve averlo».

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