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Da Almatò un viaggio nelle cucine regionali d'Italia

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Un viaggio attraverso alcune delle cucine regionali più sfiziose e conosciute d'Italia.  E' la proposta dei tre giovanissimi soci del ristorante Almatò a Roma (via Augusto Riboty, 20C zona Prati) che ripartono con il loro locale riaperto da poco dopo l'emergenza coronavirus. Il primo appuntamento è per martedì 14 luglio con la cucina siciliana, a cui poi seguiranno, i martedì successivi, quelli con la Campania, la Puglia e la Liguria. Un excursus che toccherà i piatti più rappresentativi di queste zone: Pasta con le Sarde, Cannolo, Polpo alla Luciana, Ziti spezzati alla Nerano, Riso con le Cozze, Corsetti al Pesto con Patate e Fagiolini e Cappon Magro. Gli abbinamenti cibo-vino saranno proposti dal sommelier Riccardo Robbio,  Ogni menu, composto da quattro portate, avrà un costo di €35 (bevande escluse); €50 optando per il wine pairing con etichette selezionate appunto da Robbio. Ma i clienti potranno decidere anche si sceglierer un proprio percorso di abbinamento, scegliendo tra le etichette presenti nella carta dei vini. “Dopo il periodo di chiusura forzato – sottolineano Alberto Martelli, Manfredi Custureri e lo chef Tommaso Venuti, i tre giovanissimi soci di Almatò – ci sembrava simpatico proporre ai nostri clienti, che trascorreranno la prima parte dell’estate a Roma, l’opportunità di viaggiare virtualmente attraverso alcune delle tavole più golose della Penisola. Tutti gli altri giorni, esclusivamente a cena, sarà presente il nostro, non meno gustoso, menu estivo. Ovviamente ci teniamo a evidenziare che da quando abbiamo riaperto le porte di Almatò, operiamo sempre nel pieno rispetto delle normative vigenti, riponendo la massima cura e attenzione durante ogni fase di lavoro”.

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