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Tanto muoiono solo vecchi che orrore sul coronavirus

visita a un anziano malato di coronavirus

Lo dicono perfino i medici pensando di tranquillizzare. Una delle pagine più schifose di questi giorni

Franco Bechis
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Se ascolto ancora un medico o un professorone dire in questi giorni per tranquillizzare gli italiani sul coronavirus che non è così letale perché sono morti solo vecchi che sarebbero morti comunque, giuro che irrompo in uno studio televisivo e salto loro al collo. E' proprio questo l'aspetto più squallido dell'informazione ripetuta come cantilena sul virus che tanta paura fa. "Se ne sarebbero andati comunque", dicono virologi e professoroni intervistati. Ed è vero: anche quegli stessi medici saccenti moriranno comunque anche dicendo bestialità così. Anche io morirò, come tutti perchè questo è il nostro destino. Ma questo disprezzo per le persone e per il dolore di chi ha perduto i propri cari è indice purtroppo di una cultura che sta pervadendo la nostra società e purtroppo anche la classe medica, dimentica del giuramento di Ippocrate. L'idea mostruosa è che gli anziani come tutti quelli che sono deboli non vadano nemmeno curati troppo nè assistiti, tanto sono vicini alla fine. E' preoccupante avere sentito queste parole da autorità sanitarie pubbliche come da cattedratici, che poi sono gli stessi che in autunno consigliano le persone anziane "a rischio" di fare il vaccino anti-influenzale (solo per aiutare i generosi produttori?) e che dovrebbero correre a curarli se hanno una polmonite come qualsiasi altra malattia. Ma evidentemente non è così: quel che emerge dalla comunicazione di questi giorni è evidentemente che gli anziani sono solo un costo, un peso sul sistema sanitario nazionale e magari incosciamente deve essere radicata la convinzione che sia meglio non insistere troppo, lasciarli andare "perché tanto moriranno", come si è ripetuto commentando i morti italiani da coronavirus. Un elemento in più per diffidare di tanti professoroni. Perché anche in una situazione drammatica come quella di queste settimane è venuto a galla un problema che è esperienza comune a molti di noi quando abbiamo qualche problema di salute. Nel video racconto una illuminante storia personale che ho vissuto, girando di neurologo in neurologo per un problema che ho avuto, spendendo un capitale senza risolvere nulla fino a quando non ho incontrato un reietto della medicina ufficiale (nel nostro paese, all'estero no). Ma capita a tutti di mettersi nei guai se si consultano su un problema di salute più professoroni: nessuno avrà la stessa diagnosi dell'altro e si finirà nel pallone. E' esattamente il film cui purtroppo stiamo assistendo sul coronavirus quando appaiono in tv o sui giornali i grandi virologi. Non uno che dica la stessa cosa dell'altro, e addirittura gli stessi che prima dicono di stare tranquilli, che nessuno è a rischio e poi dicono l'esatto opposto suscitando grandi allarmi e polemizzando fra colleghi. Capite che il panico verrebbe a chiunque ascoltandoli. Forse abbiamo qualche problema nella sanità italiana. Tutt'altro da sottovalutare in un paese dove non ci sono più nascite e dove la popolazione dei pensionati cresce di anno in anno...

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