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All'Eurovision Mahmood beffato dall'Olanda

Ci è andato vicino, Mahmood che con la canzone vincitrice dell'ultimo Sanremo, "Soldi", rappresentava l'Italia al 64esimo Eurovision Song Contest, andato in scena a Tel Aviv in Israele. Il giovane cantante milanese è arrivato secondo nella serata finale di sabato, dietro al vincitore, l'olandese Duncan Laurence con Arcade, staccato di soli 27 punti, dopo essere stato in testa per alcuni frangenti durante il televoto. Una delusione che però non cancella l'ottima impressione suscitata dal ragazzo della periferia milanese del Gratosoglio, figlio di padre egiziano ma italianissimo, come lui stesso sottolinea spesso. A lui è andato infatti il Composer Award, il premio per la miglior composizione ma alla fina l'ha spuntata il volto pulito del concorrente olandese, con la sua ballata romantica molto convenzionale. A Mahmood però sono arrivati i complimenti della Bbc duranta la diretta Twitter. La serata è stata spettacolare e ricca di coreografie e lustrini nella più classica tradizione dell'Eurofestival, come si chiamava una volta. Ma con l'arrivo di Madonna, attesissima superopsite, ha fatto irruzione sul palco di Tel Aviv la politica, nonostante il regolamento della manifestazione proibisca agli artisti di promuovere qualsiasi «organizzazione, istituzione, causa politica, marchio o prodotto». La Regina del Pop, alla quale diverse associazioni pro-palestinesi avevano chiesto di boicottare l'evento, prima del mini-show ha sottolineato come «la musica unisca», accennando un verso della sua hit 'Music'. Poi, contorniata da uno stuolo di ballerini, la star americana ha eseguito il suo classico Like A Prayer, con una performance vocale a dire il vero non impeccabile. Per il secondo brano, il nuovo singolo 'Futurè, a cavallo fra tra trap e reggae, ha duettato con il rapper dei Migos, Quavo. Sul finale dell'esibizione, sono apparse la bandiera palestinese e quella israeliana, cucite sulle spalle degli abiti di due ballerini, che poi si sono abbracciati. Un chiaro messaggio di pace lanciato da Madonna, che però non è piaciuto agli organizzatori dell'Ebu, l'Unione europea di Radiodiffusione, che hanno fatto sapere che l'esposizione dei simboli non era stata approvata durante le prove e che Madonna era consapevole che Eurovision «è un evento non politico». Organizzatori ancora più indispettiti dal gesto degli islandesi Hatari, gruppo in gara. I componenti della band, che nei giorni scorsi si erano più volte pronunciati contro le politiche di Israele, mentre erano inquadrati in diretta tv durante il televoto, hanno esposto alcune sciarpe con la bandiera della Palestina. L'Ebu ha dichiarato che valuterà l'episodio e prenderà provvedimenti nei confronti dell'Islanda. Intanto l'Olanda si disinteressa delle polemiche e festeggia in vista dell'edizione del 2020, che si terrà nei Paesi Bassi. Su Twitter il premier Mark Rutte si è complimentato con il trionfatore Duncan Laurence, definendo la sua performance «sublime e potente». (_Courtesy Instagram Mahmood Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev)

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