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Zingaretti proclamato segretario del Pd: "Ora cambiamo tutto"

Nicola Zingaretti è stato proclamato segretario dall'assemblea Pd. Standing ovation in sala per il governatore del Lazio vincitore delle primarie del partito nel raggiungere il podio per il suo primo discorso da segretario. "Serve un nuovo partito, il nuovo Pd. L'organizzazione dovrà cambiare, forse dovrà cambiare tutto e dovremo crederci tutti perché tutti saremo chiamati a dare il nostro contributo", ha detto Zingaretti nella sua relazione all'Assemblea nazionale del Pd a Roma. "Tornino ad essere i nostri circoli i luoghi dove gli altri fanno associazionismo - ha aggiunto - no a filiere di potere che restringono il nostro rapporto con la realtà sociale del Paese. Troppo spesso alla ricchezza positiva del confronto tra territori si è sostituita la freddezza dei terminali correntizi".  Arrivato all'Ergife, il governatore del Lazio è stato proclamato dall'Assemblea dem in corso, la prima dopo le primarie del 3 marzo scorso. E' stato il presidente della commissione congresso uscente Gianni Dal Moro a formalizzare i risultati delle primarie e gli esiti dei gazebo: come ha spiegato Dal Moro, i voti totali sono stati 1.582.083 e quelli validi 1.569.628. In percentuale, Zingaretti ha avuto il 66% (in totale 1mln 035.955 voti). Dietro di lui, Maurizio Martina con il 22% e Roberto Giachetti con 12%. I componenti eletti dell'Assemblea sono 451 donne e 549 uomini. I delegati della mozione Giachetti sono 119, quelli della mozione Martina 228 e quelli di Zingaretti 653. "Tutto ciò che ci accade intorno ci dice che a questo punto dobbiamo muoverci. Chiusa la fase partecipata e intesa delle primarie, ora insieme, e farò di tutto per questo, dobbiamo metterci di nuovo in cammino", le prime parole del segretario all'Assemblea. E ancora: "Dobbiamo cambiare noi, tutti noi, occorre un partito diverso, più aperto, più inclusivo, realmente democratico. Serve un partito che, oltre alla difesa giusta delle cose fatte, riprende a fare politica e tornare a parlare a chi ci ha sentiti lontani, indifferenti. Un Pd che torni al senso della sua missione. A volte tutti noi siamo stati sovrastati da una montagna di farsi fatte, intenti roboanti e dalla cima di a questa montagna abbiamo perso la quotidianità della vita". "Predisponiamoci a una fase costituente. Il Pd non è una bad company", spiega ancora dal palco, assicurando che "apriremo forum tematici con alternanza uomo donna nelle responsabilità, forum grandi, aperti, vivi. Ci doteremo di una room data" per il web e mettere a punti "un nuovo Statuto da scrivere insieme. Serve un Pd forte ma anche una rete di corpi intermedi e un nuovo protagonismo dei giovani".

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