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Rogo nella Rsa a Milano, i testimoni: fumo dappertutto

Milano, 7 lug. (askanews) - Una lunga fila di finestre rotte al primo piano sono l'unico segno visibile dell'incendio che è scoppiato poco dopo l'una di notte in una stanza di questa struttura che ospita la Rsa "Casa dei coniugi", in via dei Cinquecento, sud di Milano. Sei le vittime, ad ucciderle secondo le prime ricostruzioni è stato l'intenso fumo che si è sprigionato dalle fiamme, domate velocemente. Non ci sono ancora ipotesi concrete sulle cause.

Le finestre sono state rotte dai Vigili del Fuoco per far uscire il fumo più rapidamente, come spiega Luca Cari, portavoce: "L'incendio è stato minimo non ha dato segni verso l'esterno, ha prodotto soprattutto una grande quantità di fumo".

Fra i testimoni alcuni lavoratori accorsi pochi minuti dopo lo scoppio dell'incendio per aiutare: "C'erano pazienti disperati, alcuni avevano perso coscienza, c'era fumo dappertutto".

Il sindacato Uil-Fpl ha lamentato la carenza di personale: c'erano quella notte in turno un infermiere, 5 Asa (Ausiliario socio-assistenziale) e un custode. Massimo Preziuso, Uil-Fpl: "Non è un problema di questa casa di riposo, è un problema della Lombardia, le case di riposo sono messe tutte così di notte".

I feriti sono 80, due in codice rosso, gli altri lievi, come raccontano i loro parenti tornati nella struttura in giornata.

"L'hanno portata all'ospedale di Sesto in codice verde però mi dispiace molto per le altre persone", racconta Gianni che ha la mamma ospite della Rsa. "Una intossicazione però si è salvata, si vede che ha respirato leggermente ma poi hanno fatto in tempo a spostarla".

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