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Recovery Fund, Conte: con Rutte d'accordo su risposta Ue rapida

Roma, 11 lug. (askanews) - Il premier italiano, Giuseppe Conte, ha incontrato all'Aja il premier olandese Mark Rutte, con cui c'è stata una piena convergenza sul negoziato in corso per il Recovery Fund.

"Ospitalità cortese, un ottimo clima, ci siamo confrontati su tanti aspetti bilaterali, abbiamo parlato del negoziato in corso. Abbiamo condiviso la necessità che possa essere finalizzato quanto prima. Non è nell'interesse di nessuno che la risposta europea sia ritardata". "Non posso dire - ha aggiunto - che ci sia piano convergenza ma c'è convergenza sul fatto che ci deve essere una riposta europea, una risposta solida e coordinata ma ci sono aspetti e divergenze ancora ma su cui possiamo lavorare. Ci siamo dati appuntamento al prossimo consiglio europeo per coordinare meglio i nostri sforzi per dare non all'Italia o all'Olanda ma a tutta l'Europa una soluzione rapida".

Sullo stato di emergenza, da prorogare al 31 dicembre, il premier ha chiarito che non è stata ancora presa nessuna decisione. Lo ha precisato dopo le polemiche dell'opposizione di una proroga senza consultare prima il Parlamento.

"Non c'è dubbio che decisioni del genere devono essere portate all'attenzione del Parlamento come è sempre stato fatto". "Io durante questo periodo sono stato spesso in Parlamento per informare i parlamentari, per aggiornarli, per il debito confronto. E così sarà. Io non ho detto che il governo ha deciso di prorogare lo stato di emergenza ma che è un tema che dobbiamo affrontare; ho detto che sarà una decisione collegiale del governo. Ovviamente che verrà fatta con il debito confronto con il Parlamento", ha chiarito il premier.

"Ho anticipato quella che potrebbe essere una proposta che valuteremo tutti insieme, di prorogare lo stato di emergenza. Non ho detto che è stata presa una decisione. Ho voluto chiarire che questa proposta non significherebbe che la curva epidemiologica ci stia sfuggendo dal controllo ma semplicemente che verrebbe prorogato lo stato di emergenza che implicherebbe minime misure che stiamo già adottando e ovviamente ci consentirebbe di continuare a monitorare la curva epidemiologica e intervenire dove necessario. Non ho affatto detto che la decisione è stata presa".

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