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Eur Spa volta pagina l'ad Pazzali: inizia il secondo tempo

Roma, 20 dic. (askanews) - Eur spa volta pagina e guarda al futuro, dopo aver azzerato il debito con le banche e soprattutto aver cancellato tutte le ipoteche su 900 milioni di euro, portando a termina il piano di risanamento con un anno di anticipo. In una video intervista negli studi di Askanews, l'amministratore delegato di Eur spa, Enrico Pazzali, che ha preso in mano l'azienda nell'agosto del 2015, dopo la fase difficile di Mafia Capitale, ovvero dell'inchiesta sul cosidetto Mondo di mezzo che aveva coinvolto anche Eur spa, spiega come la società ha potuto voltare pagina e quali sono le prossime sfide. "Dopo 5 anni mi sento di rispondere" che Mafia Capitale "è stata l'occasione per poter rinascere perché Eur spa è un'azienda che ha 80 anni di storia, un'azienda con una storia incredibile nata sull'onda di un Expo che non si tenne nel 1942 e per tantissimi anni è stata una struttura stupenda, con una grande fornitura di servizi a una parte della città, in un'architettura straordinaria dell'epoca. Nel 2014 abbiamo avuto questo incidente grave, che però ha dato una grande opportunità a tutti noi di avere la seconda chanche di rinascere e in questi cinque anni ci siamo adoperati e abbiamo lavorato tanto per cercare di pareggiare questa partita che era molto complessa". Nel 2014, ha continuato Pazzali, "la società mostrava economicamente un problema molto serio, aveva un debito di 221 milioni con le banche e aveva anche tantissimi debiti nei confronti dei fornitori. Al punto che abbiamo dovuto vendere tre palazzi, siamo entrati in concordato e abbiamo dovuto impegnare con fidejussioni e temi di garanzia per le banche quasi tutto il patrimonio della società per quasi 900 milioni di euro, sia per gli immobili, che i conti correnti e i crediti verso i clienti. Una situazione davvero difficile". "Avevamo tanti cantieri aperti, il cantiere del Luna park aperto da dieci anni, quello della Nuvola da 18, avevamo una situazione molto statica di un blocco amministrativo e anche di lavori davvero difficile, soprattutto nel 2014 e 2015. Oggi fortunatamente le cose sono cambiate, è stata un'esperienza molto faticosa ma davvero entusiasmante perché siamo riusciti ad aprire i cantieri, abbiamo aperto la Nuvova nel 2016, abbiamo aperto Luneurpark, abbiamo portato la Formula E, abbiamo aperto dopo 56 anni il giardino delle cascate, cioè ridato vita ai progetti bellissimi che erano dentro la pancia dell'Eur. E poi piano piano abbiamo cercato di fare risparmio, di guadagnare su ogni attività e processo per ridurre il debito e oggi siamo qui per compiacerci anche del fatto che abbiamo concluso questo percorso il 9 dicembre, con un anno di anticipo rispetto al piano, di aver azzerato il debito con le banche ma soprattutto aver cancellato tute le ipoteche su 900 milioni di euro". Superare una fase cisì difficile è stato possibile grazie ad un "lavoro di squadra enorme, dipendenti, dirigenti, del consiglio di amministrazione passato e presente. Ci hanno aiutato tantissimo le istituzioni ,il Mef e il Comune di Roma, la Corte dei Conti, il Tribunale, l'Anac. Tutti ci hanno aiutato a far rimettere a posto l'azienda". "Abbiamo avuto sei indagini della Corte dei Conti, la Gdf è venuta a bussare alla mia porta tantissime volte", ha continuato Pazzali, raccontando anche un ultimo eposodio: "Oggi ho ricevuto la visita di uno di loro, a farmi gli auguri di Natale. Questo è stato per me un grande risultato morale e personale". Il 9 dicembre Eur spa ha "venduto l'albergo vicino alla Nuvola di Fuksas per 50 milioni e 600mila euro. La cessione è stata chiusa, anche grazie alla soluzione di un problema, ovvero la traslazione della nuvola, ovvero lo spostamento di circa due metri e mezzo della nuvola. Il comune ci aveva imposto alcuni ripristini da fare, e il mese scorso abbiamo finito i lavori di ripristino della traslazione". Quanto al futoro della società e alle prossime sfide "abbiamo finito il primo tempo; siamo partiti dal 5-0 e siamo arrivati al 5-5. Adesso andiamo negli spogliatoi, ci riposiamo. Da gennaio continueremo il nostro lavoro, cercando di portare nuovi eventi a Roma, per il centro congressuale, che ha generato 120 a 250 milioni di euro. Ma poi abbiamo iniziato a ripristinare, già da tempo, in termini manutentivi tutto il patrimonio immobiliare dell'Eur".

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