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Lazio, 118 anni di storia, la festa in piazza della Libertà

Duemila tifosi hanno brindato ai colori biancocelesti

Gianluca Cherubini
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Centodiciotto anni di storia e tradizione, 9 gennaio 1900. Piazza della Libertà, zona Prati, il cuore di Roma. Nove ragazzi e una panchina, il Tevere sotto Ponte Margherita. La Lazio, attualmente la più grande Polisportiva d'Europa (45 sezioni e 17 discipline associate per un totale di oltre diecimila atleti), un ideale tramandato nel tempo. Nove i fondatori che decisero di creare una nuova società: Luigi Bigiarelli, Giacomo Bigiarelli, Odoacre Aloisi, Arturo Balestrieri, Alceste Grifoni, Giulio Lefevre, Galileo Massa, Alberto Mesones ed Enrico Venier. Come di consueto duemila tifosi laziali hanno raggiunto Piazza della Libertà per brindare al Capodanno biancoceleste. Cori, sciarpe, bandiere e fuochi d'artificio; oltre Oceano, nella Grande Mela, il Lazio Club intitolato a Giorgio Chinaglia festeggerà con un po' di ritardo a causa del fuso orario: “Assistiamo ad un prodigio – ha rivelato il presidente della Polisportiva Antonio Buccioni - nove ragazzi nel 1900 gettarono il seme, e il raccolto non si è esaurito. Anzi è più rigoglioso che mai con nuove sezioni che potrebbero unirsi e con un sentimento che ha confini planetari. A Canberra, in Australia, è nato un nuovo Club”. Auguri Società Sportiva Lazio, la più antica della Capitale.

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