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Serie A, Torino-Roma 0-1. I giallorossi conquistano il terzo posto, basta un rigore di Dybala

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Non ruba l’occhio, ma in una corsa Champions League con il freno a mano tirato la Roma fa il suo e balza a fari spenti al terzo posto. La squadra di José Mourinho si regala una Pasqua dolce espugnando l’Olimpico-Grande Torino grazie a un rigore trasformato in avvio da Paulo Dybala. Divario che i granata, sempre in partita ma raramente pericolosi dalle parti di Rui Patricio, non riusciranno più a colmare. I giallorossi capitalizzano così nel miglior modo possibile i mezzi passi falsi delle milanesi e lo scivolone dell’Atalanta per prendere ancor più fiducia nella volata per l’Europa che conta. I ragazzi di Ivan Juric invece incassano il secondo ko nelle ultime tre uscite e si allontanano ancor più dal settimo posto che potrebbe valere un pass per la Conference League. 

 

 

Mourinho sorprende tutti rinunciando a schierare un centravanti di ruolo: Tammy Abraham e Andrea Belotti («Non ti possiamo insultare perché non ti fanno giocare», la non certo calorosa accoglienza dalla Curva Maratona per il ritorno del Gallo a Torino) si accomodano infatti in panchina. Stephan El Shaarawy, Dybala e Olan Solbakken vanno così a comporre un tridente leggero, con Diego Llorente in difesa e Leonardo Spinazzola-Nicola Zalewski sugli esterni. Per gli ospiti la gara si fa subito in discesa, dato che un tiro dalla distanza di Zalewski viene deviato in area con il braccio da Schuurs. L’ingenuità dell’olandese costa cara, perché Dybala dal dischetto è glaciale e la Roma si ritrova nella situazione che più predilige: gestire un vantaggio.

 

 

I granata non si scompongono, ma a parte qualche fiammata di Radonjic faticano a creare veri e propri pericoli dalle parti di Rui Patricio. Miranchuk è fuori fase, Sanabria fatica a emergere dalle maglie strette della retroguardia avversaria. Nella ripresa il copione è il medesimo, il Torino ci prova senza troppa convinzione, mentre la Roma si barrica dietro e attende il momento propizio per colpire. Rui Patricio compie il suo primo vero intervento al 49’, mandando in corner il colpo di testa preciso di Miranchuk. Juric prova a dare nuova linfa alla sua squadra, meno reattiva e tonica rispetto ai primi 45 minuti, buttando nella mista Vlasic e Pellegri e, nel finale, Karamoh e Lazaro per un Torino a trazione anteriore. I giallorossi però non si distraggono e, a parte un brivido nel finale per un rasoterra insidioso di Pellegri, centrano un successo fondamentale nella corsa alla Champions League. Apertissima come non mai.

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