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Tennis, il no-vax Djokovic torna in Australia un anno dopo l'espulsione

Dal centro di detenzione per migranti all'accoglienza con tutti gli onori. Novak Djokovic è pronto a scrivere un nuovo capitolo della sua storia. A un anno di distanza dal divieto di entrare sul territorio australiano, il tennista di Belgrado è al nuovo appuntamento per lo Slam. Lo scorso anno Djokovic era stato costretto a saltare sia l'Australian Open sia l'Us Open per la sua decisione di non sottoporsi al vaccino anti-Covid. L'obbligo di vaccino nel frattempo è stato tolto, e quindi non ci sono vincoli di accesso. Ieri Djokovic, dopo aver ricevuto il visto, è sbarcato ad Adelaide, città che dal 2 all'8 gennaio ospiterà il torneo Atp 250 che anticipa di una settimana l'Australian Open. «Ancora una volta sarà lui l'uomo da battere», ha affermato il direttore dell'Australian Open, Craig Tiley presentando il torneo. Il serbo cercherà di mettere nel mirino il 22° Slam che gli permetterebbe di raggiungere Rafa Nadal in vetta alla classifica all time. Nonostante il divieto di ingresso in Australia e negli Stati Uniti, Djokovic nello scorso anno ha avuto modo di vincere Wimbledon e le Atp Finals di Torino. «Djokovic ha l'obiettivo di essere il più grande di tutti i tempi - ha continuato il direttore dell'Australian Open - ho molta fiducia nel pubblico australiano, siamo un pubblico sportivo molto istruito: ho molta fiducia che i fan abbiano rispetto nei suoi confronti». Nole - attualmente numero 5 del mondo - il mese prossimo darà la caccia al decimo titolo in carriera nel major australiano e si sta già allenando nel paese oceanico.

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